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Euridice/Alina 1

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"È questa la zona in cui mi muovo quando sono alla ricerca di una risposta - nella mia vita, nella mia musica, nel mio lavoro, nei miei momenti più bui. Ho la sensazione che tutto il resto all'infuori di questo non abbia significato... Resto qui da solo... con il silenzio".

Arvo Pärt

 

 

Sei morto mille volte

ma non persempre.

Torni dal centro della notte,

porgendo mani armoniose

a un suono verde di cetra.

Ma ecco dispari,

muti aspetto, sei ombra,

vivo ancora ti volti

alla mia voce rarefatta.

Anche io canto,

pur morta,

e m’incanto.

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=pwZMzT1kpU4

 francesco innella - 07/11/2014 16:50:00 [ leggi altri commenti di francesco innella » ]

Cara Loredana il commento di Maggiani del guru della Recherche, taglia la musicalità dei tuoi versi: non ascoltare le sue modifiche. Ciao

 Cristiana Fischer - 06/11/2014 17:22:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

mi arresta nella comprensione quella luce verde, in un testo che non ha altri colori
(vorrei però dire a RM che le inversioni rappresentano il ritardo della percezione: prima -avverte- è vivo, poi "ancora"; prima è smorzato poi è un battito; prima sono luci verdi, poi restituite come uno specchio - in aenigmate?)
resta l’evento luci verdi, del fosforo direi, materialmente forse i fuochi fatui, simbolicamente i morti
infatti: morto/non per sempre, ombra/vivo ancora, dispari/muti aspetto

comunque hai ragione Loredana, va letta ascoltando la musica, per quegli spazi in cui avviene un’altra dimensione

 Loredana Savelli - 06/11/2014 16:14:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie per i commenti e, a Roberto, per i consigli. Ora la rileggo e la riascolto e magari la correggo. Voglio però spiegare che le scelte fatte sono determinate da una precipua ricerca di musicalità - non so quanto riuscita -. Vorrei che la musicalità prevalesse sul significato anche spiazzando con enjambements e cambi di ritmo. Infatti ho scritto questa e la precedente cercando di sintonizzarmi con "Fur Alina" di Arvo Part, tentando di imitarne le pause, la rarefazione, la lentezza, quel senso di fissità e di ciclicità insieme. Ripeto, non so quanto ci sia riuscita, ma ho provato a seguire un criterio, non uno stile però.
Grazie!

 Roberto Maggiani - 06/11/2014 15:45:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Ciao Loredana, la poesia mi piace per come s’avvita in un bel sistema di assonanze; secondo me avrebbe mantenuto la sua interessante musicalità, anche di significato - ma in più guadagnandoci in modernità di composizione -, se tu avessi evitato le inversioni in questi due punti:

"Luci verdi restituisci / come uno specchio." --> "Restituisci luci verdi / come uno specchio."
E "tu vivo ancora" --> "tu ancora vivo"
E "e il rarefatto / di uno smorzato / battito" --> "e il rarefatto / di un battito smorzato"

Grazie.

 Sara Cristofori - 06/11/2014 13:00:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

l’incipit lo faccio mio...

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