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al testo di Raffaella de luca
figlio
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FIGLIO che hai esplorato le mie viscere tu che ad ogni bivio chiedi quale è la strada tu che incerto chiedi supporto alle mie spalle io stanca seno arido spalle curve ti lascio orfano di me uomo egoista a cercare in altre braccia il mio calore in altre parole le certezze
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Alessandro Porri
- 02/12/2014 17:10:00
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Ben arrivata e complimenti, continuo a ripetere che per me, e sottolineo per me, la semplicità è un dono ed un pregio.
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Giuliano Brenna
- 02/12/2014 14:09:00
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Anche io volevo dare il benvenuto a Raffaella e fare i complimenti per la bella e sentita poesia desordio.
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Raffaella de luca
- 02/12/2014 13:20:00
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Sono lieta che nella sua semplicità, il mio testo suggerisca la tristezza che io sentivo mentre li scrivevo. Il figlio in questione è un uomo....un compagno. Un figlio non partorito, ma protetto e amato, fino a quando non ha deciso per altri abbracci. Grazie della vostra accoglienza
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Franca Alaimo
- 02/12/2014 12:38:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
I figli prima o poi si lasciano alle braccia di unaltra donna. Il rimedio è nellespansione dellamore, nel saperlo mettere in circolo come sangue vivo e caldo. Ma in questa poesia mi pare di sentire la voce triste di un risentimento. Può darsi che io legga male. La poesia è molto semplice nellespressione e nella struttura. Leggo che è al suo esordio e le auguro di potere fare un bel percorso di crescita insieme a tutti noi de La Recherche.
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Lucia Longo
- 02/12/2014 11:38:00
[ leggi altri commenti di Lucia Longo » ]
Benvenuta Raffaella in questo bellissimo sito. Ti auguro un percorso denso di emozioni come lo è stato il mio. E complimenti per la tua bella poesia di esordio.
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