LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Amina Narimi
Con un filo allorizzonte c mio padre

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

È la prova più grande,

nell’oscura sorgente

giacimento di luce, di forza

chiamata ad aprirsi,

nel colpo di tuono

 

ricordando che siamo già nati

ti accompagno, padremio...

camminiamo fino al nucleo

del nostro matrimonio

per partorire  il figlio che ora vede

che emerge dalla madrenera,

coscienti della luce che essa porta

 

il taglio nei polmoni

è la breccia che conduci sull'altare -

nell’orecchio, meraviglioso nato

da un silenzio così grande,

labirinto e mandala dell'avventura umana

nella conca che contiene l’Om -

fino all’apertura, all’effetha che unisce

la dura madre con la pia

lungo tutta la salita dell'albero vitale

 

è il mare dei midolli  che si ritira

per brillare fino alla camere nuziali

dove si spande in  bianco la corona

col suo primo raggio, col corno d’Amon

e i capelli piantati nel cielo, illuminati.

 

Sono tutta la donna che canta, tua figlia,

la sua preghiera silenziosa, 

nella lingua madre di un bambino,

sotto le coperte, eppure, tu, 

mi guardi come se corressi

annidata nell'utero invisibile del bosco,

dal buco notturno della stanza

con un suono ulteriore, minuta, 

per rendermi forte alla vita

l'orecchio più debole, in fondo

 

nella mia corsa a perdifiato 

per sottrazione prendo forza all'ospedale,

dall'assenza  che rinasce la potenza 

e il salto nudo, per vedere, 

attraverso le ossa della carne,

l'abisso della gioia, nella piena

del tuo andare,

udendo per la prima volta 

spandere  il tuo tesoro:

 

il ritorno dell'eterno, che coincide con l'origine

di tutte le parole nella bocca. Madre,

il tutto che ci manca, in cui manchiamo,

nel sublime, c'è, nell'albero in travaglio

la Fratellanza  di una notte umile,

al separarsi delle sue mattine,

al chiaro venuto dentro gli occhi

lanciato in direzione di quel sole

che pulsa come un tronco a filo d'acqua

che ti siede sopra il cuore come un frutto

 

è  mansuetudine al vento prealpino

negli specchi rosa dell'anima all'aperto

lo scintillio che fa spiragli tra le mani

lasciando per visione ciò che manca

come tra le gole di montagna

o camminando per Palmira

abbagliati dalla polvere del cielo,

stesa al suolo con un filo..

 

Con un filo all'orizzonte c'è mio padre,

di un blu assoluto, che rimane

 Loredana Savelli - 08/12/2015 21:35:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Lirica pura.

 Cristina Bizzarri - 10/12/2014 09:51:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Canto di unione, di immersione nel nostro essere piccoli fragili corpi destinati ad arrendersi allo svuotamento nel silenzio - per emergere poi in Qualcosa di immenso e inimmaginabile. Che tu dici e riesci quasi a toccare - come una profetessa, un’iniziata al Mistero che canti e dice che siamo fatti per giungere ad altro, a ben ben altro. E, leggendo e ascoltando la tua voce, mi sento di celebrare con te questo Mistero. Con te che sei me, noi, Io. E ci credo. In questo istante che mi sembra fuori del tempo e in cui ritrovo i miei morti, anche se non so dove sono.
Quando una poesia diventa viatico, è un grande viaggio, e quello che incontri rimane, Amina, rimani ...
Grazie Amina!

 Cristina Bizzarri - 10/12/2014 09:49:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Canto di unione, di immersione nel nostro essere piccoli fragili corpi destinati ad arrendersi allo svuotamento nel silenzio - per emergere poi in Qualcosa di immenso e inimmaginabile. Che tu dici e riesci quasi a toccare - come una profetessa, un’iniziata al Mistero che canti e dice che siamo fatti per giungere ad altro, a ben ben altro. E, leggendo e ascoltando la tua voce, mi sento di celebrare con te questo Mistero. Con te che sei me, noi, Io. E ci credo. In questo istante che mi sembra fuori del tempo e in cui ritrovo i miei morti, anche se non so dove sono.
Quando una poesia diventa viatico, è un grande viaggio, e quello che incontri rimane, Amina, rimani ...
Grazie Amina!

 Franca Alaimo - 08/12/2014 16:38:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

La poesia di Amina è di natura iniziatica, e anche se essa emoziona di per sé, al di là di certe più segrete conoscenze, per la forza e la bellezza del suo pronunciamento che corre dall’alto al basso, dalla terra al Cielo con il medesimo entusiasmo (la radice di quest’ultimo termine meravigliosamente significa: il soffio che Dio ci spira dentro); ancora di più risplende e commuove se si conosce qualcosa sull’Albero sefirotico, a cui i suoi versi alludono. Ecco che Amore, Forza e Compassione sorreggono un passaggio chiarissimo e luminoso; ecco che un corpo ormai aperto come una via alla luce si profila all’orizzonte come un filo azzurro.

 Alessandro Porri - 08/12/2014 14:38:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Porri » ]

So cosa senti ora, specchio con te, tra Pia e Dura LIQUOR d’oro in te ereditato da Lui. Vento prealpino nel tuo cuore
Alessandro

 Alessandra Ponticelli Conti - 08/12/2014 14:33:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Sublime...

 Paolo Ottaviani - 08/12/2014 12:18:00 [ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]

Estasi. Natura. Preghiera. Si naviga intorno e dentro il Sublime. Grazie Amina.

 Piergiorgio - 08/12/2014 11:10:00 [ leggi altri commenti di Piergiorgio » ]

Come sempre Amina sai stupire con la forza dirompente dei tuoi versi.
«Con un filo all’orizzonte c’è mio padre…» e, come penso che in quel blu si rispecchi la vita con tutto il suo portato di bellezza e contraddizioni voglio lasciarti uno specchio bilingue [che probabilmente già conosci] di Primo Levi…«è filo teso per siti strani: in arts it is repose to life»…che l’arte conceda serenità e quiete alla vita di tutti noi.
Un caro saluto

 Stefano Botti - 08/12/2014 09:57:00 [ leggi altri commenti di Stefano Botti » ]

Molto bella e ricca d’emozioni. Complimenti.

 Sara Cristofori - 08/12/2014 07:24:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

in questa tua, come in altre del resto, riesci a toccare ataviche corde di emozioni...

 Antonio Ciavolino - 08/12/2014 00:26:00 [ leggi altri commenti di Antonio Ciavolino » ]

Trovo che sia un brano toccante, Amina, vibrante, che scaturisce dal profondo e da lontano, lontano quanto può essere una vita intera.
E la vita è davvero un’esperienza singolare...
Non smetto di lodare la tua interpretazione.
<3

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.