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al testo di Anna Dragone
La follia di San Francesco
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Folle tu che hai disprezzato sete e broccati eleggendo ruvido saio, hai carpito da lupi e uccelli la naturale essenza. Hai fatto di te un giullare, uno che viveva senza regole dopo la disfatta. Quale febbre ti ha divorato per donarti una tal luce ?
Hai prodigato al vento denari e nobiltà, ambizioso solo d'esser l'ultimo dei miserandi.
Hai abbracciato i lebbrosi e la fede con l'entusiasmo di un folle.
Folle è colui che ama l' Universo e le sue creature, che condanna la guerra ed i suoi orrori, che fa dell'umiltà la sua ricchezza. Dunque follia è santità...
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