LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Salvatore Zeno
Come nasce una poesia

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Accade s'abbia dentro

che da niente è qualcosa.

L'anima sai è poesia,

luce al buio, calma al vento

quand'è un pianto incontaminato,

                                    già tormento.

E siffatta gelosia mi rapisce

e mi dà al mondo

perché sia marea cui aspiri sempre

la meraviglia dell'uomo.

 

È camminare per le vie

del deserto e farne un luogo,

pur destinato al buio inerme,

scorgervi il crepuscolo

di cui dipingo l'emozione:

cambia tono e forma, di un atto perenne

                                    sublima il cuore.

Così è la poesia,

elude e non v'è dio che la timori,

perché il barbaro destino spiri

in un timido profumo sospeso in aria.

 

Non v'è giorno in cui non pensi

a questo peso

che ritrae la mia luce,

fredda e inafferrabile solitudine,

il mio privato sorriso

e la mia fuga

                                    ai tuoi occhi.

Così fa la poesia,

intreccia fango all'oro.

Giganti allusi a guardare

dall'alto sopra clivi

bramano la nostalgia che non avranno

per l'inesplicabile bellezza, che danza,

                                    rinasce e mai muore.

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.