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al testo di Salvatore Zeno
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Accade s'abbia dentro che da niente è qualcosa. L'anima sai è poesia, luce al buio, calma al vento quand'è un pianto incontaminato, già tormento. E siffatta gelosia mi rapisce e mi dà al mondo perché sia marea cui aspiri sempre la meraviglia dell'uomo.
È camminare per le vie del deserto e farne un luogo, pur destinato al buio inerme, scorgervi il crepuscolo di cui dipingo l'emozione: cambia tono e forma, di un atto perenne sublima il cuore. Così è la poesia, elude e non v'è dio che la timori, perché il barbaro destino spiri in un timido profumo sospeso in aria.
Non v'è giorno in cui non pensi a questo peso che ritrae la mia luce, fredda e inafferrabile solitudine, il mio privato sorriso e la mia fuga ai tuoi occhi. Così fa la poesia, intreccia fango all'oro. Giganti allusi a guardare dall'alto sopra clivi bramano la nostalgia che non avranno per l'inesplicabile bellezza, che danza, rinasce e mai muore. |
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