LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Salvatore Zeno
Il miracolo della carta

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

 

C'è un momento perché guardi dopo il cielo,

mio momento per spogliarmi e rivestirmi.

In silenzio mio vedere.

Mio momento che ci sei,

di là del firmamento ne fai uno e lì verrei,

nella confusione di un quadro di vapore e vento bianco,

vento celeste,

vento nero,

fantasioso esordio farà il vero.

 

Mio momento ora guarda, in ginocchio e fortunato

che ti dico,

metto in piedi un ricordo

granello per granello,

un gusto dolce ma non troppo

ché tu beva

e io dosi in un poema

a chiunque senta e voglia ascoltare

che mente e cuore sanno strade opposte

a chi si tocca.

E se non mi credessi pensa per esempio

al venire di quel tempo,

all'equilibrio di essere immortali, a braccia aperte dalla commozione, a quanto sia un bisogno gridare a volte in tondo

che la verità

è più pura immersa nel dolore

perché ripudia le paure.

 

Mio momento, che sei al nascere

un baccello un poco schiuso,

ti danzerò sulla carta

di una storia punto per parola

e, mentre l'odore del tuo corpo sarà appena un gusto,

sarai così grande e io così piccolo,     

un portento,

una cicatrice che dentro satura

il cammino del primo istante della luce

dove il nostro cibo cuoce e solo tu

puoi trasformare ciò

perché fluisca da una mano.

 

Guardo seppur non vi sia niente.

So che potrò aggrapparmi a te

e scrivendo ti vedrò.

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.