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Il Fannullone

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Forse io ero un fannullone
Sin da quando bambino
Sognavo di girare il mondo;

Sì, io dovevo essere proprio un fannullone
Perché io non pensavo , sin d'allora,
Di impiegare il mio tempo sulla terra
A fare soldi, a cercare il potere, il successo, la carriera.

Da buon fannullone
Non ho mai dato neppure grande importanza
All’apparenza, all’eleganza,
alle auto di lusso.

E quando cercavo nella luce delle aurore e dei tramonti la verità
E quando credevo che i poeti fossero i migliori
E quando sognavo di volare
Io ero un fannullone.

Poi, quando ho scelto di dare a nolo allo Stato
Il mio diploma di laurea
Convinto che la società avesse bisogno di modelli,
di esempi, di libertà, di fantasia, di idee, di passioni
e quando talvolta mi lasciavo sopraffare
da vulcanici ormoni in eruzione
io ero un fannullone.

Ed ero certamente un fannullone
Anche quando, pur secondo legge,
preferivo l’amore, la dedizione, l’affetto
che nessuno conteggia nel Prodotto Interno Lordo!

Infine quando sceglievo di considerare più importante
L’essere dell’avere,
il pensare rispetto al fare,
il meditare piuttosto che l’agire
io ero un fannullone.

Ed ora che ho scoperto la parte migliore della vita,
Che non mi verrà tolta,
persisto e sono sempre
un fannullone!

 ignazio salvatore basile - 09/11/2009 09:40:00 [ leggi altri commenti di ignazio salvatore basile » ]

Grazie a tutti per i commenti. Grazie Loredana, grazie Lorenzo, grazie Maria. Grazie per avere voluto condividere con me i miei umili sforzi di poeta e grazie per avere richiamato quel brano bellissimo del Vangelo e per averlo voluto condividere con me. Mi convinco sempre di più che Dio vuole la nostra piena felicità. Ecco perchè ci lascia liberi di praticare o di non praticare. E’ giusto così. Del resto, se non ci dà gioia, perchè frequentare la Chiesa? Quanto all’essere credenti io penso che quelli autentici siano quelli che cercano Dio nella vita quotidiana, non quelli che pensano di averLo trovato. Con simpatia. i.s.b.

 Maria Musik - 09/11/2009 06:47:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

C’è un brano del Vangelo che mi ha sempre colpita:
"Mentre era in cammino con i suoi discepoli Gesù entrò in un villaggio e una donna che si chiamava Marta, lo ospitò in casa sua. Marta si mise subito a preparare per loro, ed era molto affaccendata. Sua sorella invece, che si chiamava Maria, si era seduta ai piedi del Signore e stava ad ascoltare quel che diceva.
Allora Marta si fece avanti e disse: "Signore, non vedi che mia sorella mi ha lasciata da sola a servire? Dille di aiutarmi! Ma il signore rispose: Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi di troppe cose. Una sola cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore e nessuno gliela porterà via."
Benchè non sappia se sono credende e di certo non sono praticante, so che per tutta la vita sono stata Marta, poi ho scoperto di voler essere Maria. I tuoi versi, specie la chiusa, mi hanno riportato tutto questo alla mente ed ho voluto condividerlo con te.

 Lorenzo Ciuccoli - 07/11/2009 14:57:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Ciuccoli » ]

Molto bella...al punto che anche io fannullone di mestiere sono arrivato alla fine della poesia senza pentirmi...

 Loredana Savelli - 06/11/2009 21:16:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

L’ultima strofa è un manifesto di vita.

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