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al testo di Maria Grazia Ferraris
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Attesa.
Le nuvole sfilacciano i grigi nel cielo opaco eppur luminoso d’aprile,la casa calma in silenzio aspetta,tace. Tu non ci sei, non ci sarai mai più.
Il ciliegio a fronte, impavido sorride, torna a fiorire:lui sa dimenticare. Danza:non sa come è difficile andarsene, morire.Mi fermo muta,guardo. Mi volto,aspetto inutilmente e non so che cosa. La casa tace,tranquilla. Ci sono cose difficili,dure da dimenticare,allontanare: la delusione,la perdita,l’amore perfino il silenzio. Ci sono strade da percorrere da soli, senza parole di conforto.
Eppure credo in questa natura in fiore,in questa casa quieta e bianca di sole,serena, in questa tavola apparecchiata in attesa, in questa città che lavora quieta, nonostante tutto.Non sono sola. Aspetto la morte dei morti, mentre il ciliegio fa volteggiare i fiori nel brivido di brezza che lo spoglia.
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