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al testo di Loredana Savelli
Eraclito e gli epigoni
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Ho amato le sorgenti più di ogni altra cosa. Fiumi sono passati, ma talvolta ero distratta. Mai è stato così così bello questo fiume: la fresca rotondità dei sassi, una carezza (in)eterna Nulla cambia, eccetto me. Dunque tutto accade dentro. Intravedo una grande spianata da qui al grande delta.
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Carlo Anaclerio
- 05/03/2015 00:01:00
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a me sembra molto zen...un abbraccio!!
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Fiammetta Lucattini
- 02/03/2015 09:56:00
[ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]
Armonia pura. Un abbraccio.
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Nando
- 27/02/2015 22:16:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
E se i cambiamenti riguardassero il dentro ed il fuori assieme? Quando sapremo la Verità sapremo la Sorgente, conosceremo lOrigine; male interpreta chi credesse lassenza dun inizio, è nellerrore interpretativo chi prescindesse da Dio.
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Lorenzo Mullon
- 27/02/2015 17:42:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
[ non sei tu a interpretare male eh interpreta malissimo chi pensa che ci sia un inizio e una fine e solo oltre la foce conosceremo davvero la verità la verità dellesistenza è sempre disponibile allinterno del ciclo della vita e dellacqua siamo noi che non vogliamo conoscerla ]
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Lorenzo Mullon
- 27/02/2015 17:31:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
se tutto scorre nemmeno le sorgenti sono sorgenti il fiume è circolare non nasce da nessuna parte nemmeno muore per un fiume che scorre verso il mare ce nè un altro che dal mare scorre a ritroso
nessuno può interrompere il ciclo dellacqua male interpretare sì
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Francesco Innella
- 27/02/2015 16:56:00
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Loredana la tua poesia mi avvia ad una riflessione sul divenire. Se osservo un fiume in piena che scorre veloce, vedo che si formano dei gorghi, che compaiono e scompaiono. E la corrente che li crea e questi gorghi rappresentano il flusso del divenire, siamo noi che compariamo e scompariamo nel grande fiume del divenire. Sei daccordo con quello che dico? Cioè è duro ammettere che non abbiamo una sostanzialità? Un saluto Ciao!
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Loredana Savelli
- 27/02/2015 16:15:00
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Grazie per la tua lettura, Rosa Maria. Il mio è un Eraclito addomesticato. A volte mi sembra che nulla cambi, mentre scorre. Certamente cambia il mio/nostro modo di guardare, insensibilmente. Si cambia o si ritorna allessenza? Credo che i grandi filosofi greci abbiano detto tutto. Cosa posso aggiungere?
Un caro saluto
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Rosa Maria Cantatore
- 27/02/2015 16:09:00
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"nulla cambia eccetto me"...a volte, mi sembra vero il contrario. Mi guardo indietro, mi guardo dentro e trovo che solo la scorza esterna è cambiata: sono la bambina, ladolescente, la giovane madre che sono stata un tempo. Bella la tua poesia. Mi è molto piaciuta. Un saluto da RM :)
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