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Papaveri di pace

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PAPAVERI DI PACE

 

                                                    GERUSALEMME

                              

                                                    WARDE  - Installazione Urbana - 6/11/2015

                                                                 Piazza Valero

 

                               Ora a Gerusalemme

                               proprio nel suo centro

                               là dove c'è sempre

                               qualche cuore malato

                               a pulsare fuori misura

                               a confondere pensieri

                               nell'amaro impasto

                               di menzogne e rabbia

                               4 giganteschi papaveri

                               fanno piovere  dall'ampia corolla

                               fresca ombra di giorno

                               chiara luce di notte

                               solo sui passanti  in transito.

 

                               Nessun prodigio di madre natura

                               soltanto quieto richiamo

                               dell'uomo  all'uomo

                               irregolare ad arte

                               per sorprendere

                               far incrociare sguardi  lacrime

                               riconoscersi nella pace sepolta

                               spezzare il filo dell'oblio

                               ancora una volta

                               ricucire il buco dell'anima

                               e...ritrovarsi diversi.

 

                               Quanto rosso a GERUSALEMME!

                               Anche la sua poca acqua  sanguina...

                               Rosso di lunghi coltelli

                               rosso di attentati

                               discordie incontenibili

                               pari solo alla voglia di " esserci  "

                               comunque

                               con scambio di parti

                               esiti incerti.

 

                               E noi? Noi da una terra all'altra

                               sangue inquieto lontano

                               incline all’agire

                               ma…non intero

                               orfano di ali.

 

                               Noi tutti spettatori e attori

                               impenitenti

                               dei naufragi continui

                            

                               noi labili sfuggenti

                               nella valva animata

                               della propria conchiglia

                               anche quando prossimi alla perla

                               alla sua giusta luce

                               nell’unico sfinito bagliore.

                              

                   IOLE CHESSA-OLIVARES

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