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al testo di Amina Narimi
Dirimpetto
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Crescendo dirimpetto si genera l'accanto
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Gil
- 22/01/2018 00:04:00
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Oh, Narimi, mai io esprimerei un complimento ad un poeta, ancor meno potrei farlo con un poeta sì immenso quale tu sei; solo sempre esprimo la "mia" verità ovvero il mio sentire un poeta, spesso condivisa da chi è migliore di me. Così accade che quel che io intuiscono del tuo genio poetico, i critici letterati lo confermino con le loro colte disamine della tua produzione poetica. Il resto delle tue parole è altra e purissima poesia (che non merito).
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Amina Narimi
- 21/01/2018 23:54:00
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Oh Gil vuoi che magenti tutto il viso !?
Io non sono brava come te a fare complimenti, però so che i quattrostracci, che coprivano la pelle di quei ragazzi che eravamo tanto fa, sono gli stessi indossati dai bambini in cui ci siamo trasformati camminando
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Gil
- 21/01/2018 23:36:00
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Come posso presentarmi, io, miserevole nella parola, se non muto nellascolto dinanzi a colei che, devoto, vedo elevata più di una vetta dalta montagna, profonda più di un oceano, luminosa più di una stella e di poetica bellezza come eloquisse con la lingua dun angelo?
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Amina Narimi
- 21/01/2018 23:28:00
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Sì_è quel dirimpetto_originario, Gil, con i corpi al solo spazio della libertà, e insieme orizzontali come un bacio sulla bocca
( nelle vesti che indossiamo nella stanza accanto mi hai promesso la mutezza dellascolto, come non nascondermi tra gli a.forismi per udire la tua voce dirimpetto ? )... :)
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Gil
- 21/01/2018 22:58:00
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Leggerti aforista mi ha provocato un sussulto, poiché non sono abituato a vederti in altre vesti se non quelle della poesia, ma è stata una piacevole conferma del tuo genio e della tua profondità; hai saputo dire in due righe la bellezza di ogni relazione positiva Io-Tu, plasticamente eccellente in Adamo ed Eva. O almeno così mi pare.
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