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al testo di Fiammetta Lucattini
Valanga
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La malattia ti ha schiantato sul mio seno bianco e sereno e sul decolletè regni incontrastato mentre io mi piego scomparendo fra i tuoi capelli.
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Fiammetta
- 21/01/2010 22:09:00
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Ringrazio tutti e ciascuno per limpegno profuso nel commentare questa breve, a me cara, lirica. Musik ne ha colto linterpretazione più vicina alla realtà. Ma la poesia rimane ineffabile poichè questo non è solo il mio desiderio ma anche quello del mio "schiantato".
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Emanuele
- 21/01/2010 21:39:00
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Dolcissima, tenera eppur tesa ed estremamente efficace.
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Roberto Perrino
- 21/01/2010 20:25:00
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Una malattia, uno "chagrin damour"? Un bimbo che la febbre fa addormentare di colpo, accasciare sul seno <<bianco e sereno>> della sua mamma? Questo e quanto altro in questa lirica breve, intensa, toccante, eppure cosi ancora ineffabile dopo non una lettura.
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Ferdinando Battaglia
- 21/01/2010 00:47:00
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In piccolo, un grande affresco dellamore coniugato al femminile. Lettura densa, che mi ha emozionato.
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Maria Musik
- 20/01/2010 22:58:00
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Quanto è vero: la crudeltà con la quale la malattia irrompe nella vita è paragonabile alla valanga che, lenta ed inesorabile, rotola, gonfiandosi, mutando il silenzio in sordo boato. Ma, stretti luno allaltra, si può affrontare linesorabile precipitare. Versi efficaci, compiuti e coinvolgenti.
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lino
- 20/01/2010 22:43:00
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Sì, giustissima domanda. Anche io me lero posta: perché il titola "Valanga"? Perché, forse, levento raccontato nel primo verso scatena una valanga di speranze e di timori, di pensieri e di sentimenti, tra i quali certamente la dolcezza ma anche il desiderio di scomparire tra i capelli dellamato. Bellissima nel suo ermetismo, forse dispiegato nel titolo e nelle immagini del terzo e del quinto verso.
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maura potì
- 20/01/2010 21:35:00
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Si, un momento di intima sacralità, un attimo colto con una pennellata efficacissima. Io ricevo sensazioni dolci, perchè Valanga?
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Loredana Savelli
- 20/01/2010 20:51:00
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Un momento intimo, anzi sacro. La poesia è tesa e delicata.
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