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al testo di Alberto Rizzi
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GREGARIO
C’è quasi sempre un’ombra dietro me la leggo qui dall’alto fedele come un cane che mi segua nero nel dabbasso solido del suolo
Qualche volta gli offrirò da bere per dovere di vita
? Che ne sapete voi del nostro sopravvivere
Siamo vigliacchi sì e per nonsporcàrci di fango piaghe nonmischiàrci coi pidocchi ci s’inventa eroi per non crepare d’ore laggiù dimenticati come una manciata la bocca nella terra
Qualche volta gli dovrò la vita per offrirsi a un bere che stordisca
E ci s’inventa nomi a mascherar questo mestier randagio
eroe ciascun di noi compagno e àngelocustòde l’altro
Lui che mi guàrdaspàlle mi testimonia lieto l’operare mi consente la raffica cagna che di morte avvolge là quei due sorpresi come all’aprirsi un Maggio nel loro volo nonguardìngo quantobàsta
Qualche volta gli dovrò da bere per queste vite offerte lui che mi consente il respiro a soffiar via màlipensièri che mi consente il mattare l’uccidere cioè anche nella sacralità alta che regna in ogni volo |
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