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La Fortuna

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La Fortuna

 

E quando ammiro lo splendido

Tramonto qui davanti

Al Gardesana di Torri

Del Benace marino

Tra reale e magia

La nostaglia  mi prende

Ed assaggiamo insieme

Allora

Un pezzo d’infinito

Alle otto della sera,

Così  mi ricordo della fortuna

Di averti ancora accanto

E di potere inebriare il mio

Spirito

Di questa immensa luce

Straneante

Che mi parla di Dio

Del romanzo della vita

E mi rianima

Folgorato da sostanza sconfinata

In questo braccio di lago

Che sembra un mare.

Non ho piu’ paura

Del gioco del mondo

Della corda piu’ corta

Del futuro in una serata

Che ricorderò sempre magica

Come il tuo sorriso

Che si apre ai raggi del sole

Che scompare dietro Toscolano,

Di la’ dal lago

Dove immagino la casa

Del generale romano.

In così pochi luoghi al mondo

Ormai di questo mondo devastato

Non e’ l’acciaio di New York

Non è la freddezza tedesca

Trovo sempre il cuore,

Un cuore argentino

In radici italiane.

Sogno,

Di una serata di

Fine agosto.

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