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al testo di Raffaella de luca
Mio padre faceva il fabbro
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Padre forte e irascibile avevi le mani nere e odoravi di ferro e sudore. Da figlia a donna il perderti mi ha smarrito. Chiaro il ricordo nostalgico nella assenza delle camicie a quadri , del tuo sonno stanco della sera. Il mattino profumato di caffè era disturbato dai tuoi gorgoglii, rumorose abluzioni, il cui ricordo oggi stringe il petto. L' allegria....le battute ripetute sono un'eco che risuona . Me stessa , merce di scambio, per un'ora ancora insieme. Padre ti sento. Sempre . Il tempo scorre lava il dolore e io non dimentico.
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