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al testo di Gaudenzio Massi
Fugge il pensiero
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Giunge l'attimo fuggente Del pensiero ed il suo viaggio La cerniera che ho nel dietro Che dal collo va all'osso sacro La apro come fosse un vestito Poi mi tolgo la pelle ché tessuto Che mi tiene ergastolano Prendo dall'armadio la valigia Prendo e piego quella pelle La ripongo già sul fondo Sopra metto muscoli,nervi e tutti gli organi miei servi Poi lo scheletro mi smonto Lo sistemo e io son pronto Indi chiudo la mia valigia Con un balzo è tutto fatto Al pensiero me l'aggancio In un attimo son partito Sono già alto ed ora vi vedo Tutti quanti indaffarati Per lenire la vostra attesa Che è solo qui tra i vivi Ma non c'è ragion tra i morti