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al testo proposto da Fausta Genziana Le Piane
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DAL LUOGO DELLA MERAVIGLIA
Curva sui remi apro l'acqua in creste di diamanti sbircio le nubi come uccello al tramonto. Giunta lontano nella vita scruto la mia corsa: ogni attimo una scheggia di colpa e d'innocenza. Alghe...fili che in polvere si sfogliano le trame al confine dell'esistere. Ostaggi del caso vogliono dare tempo a ciò che ha vita breve raccolgono ambra e muschio dell' IO con tocco di farfalla. E...dall'acqua luogo della meraviglia un misterioso annunzio: io, disordine ovunque seminato io, più oltre, ammalata di silenzio.
Iole Chessa Olivares.
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