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al testo di Alberto Becca
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Non ostante non mi conoscesse mostro' verso di me un vivo interesse.. Eppure lei era come un matita immobile per sua natura ed appuntite era come un lente di ingrandimento da cui si percepisce ogni momento il piccolo, il particolare, il nascosto Era come un dipinto fuori posto, simile a un bicchiere di vetro colorato o al disegno sul cartoncino, mai terminato. Era somigliante a una lampada a stelo, ad un aereo di linea quando compare in cielo
Non ostante non mi conoscesse mostro' subito verso di me un vivo interesse.. Eppure io sono un pavimento in cotto, sono un misero coccio di un piatto rotto, mi sento come il pedale della bicletta in cantina o come un cane che abbia, ogni mattina. Sono il sosia di un personaggio famoso, l' alter ego confusionario e noioso del vicino della porta accanto, o di colui che cammina, timoroso, lungo vicoli bui e distratto non si è accorto dei viandanti che, malconci, mi sono passati davanti |
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