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al testo di Franca Figliolini
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Per l'allegria/è poco attrezzato/il nostro pianeta/Bisogna/strappare/la gioia/ai giorni futuri. In questa vita/non è difficile/morire./Vivere/è di gran lunga più difficile. A Sergej Esenin - di Vladimir Majakovskij
Ora è il tempo della necessità di vivere, di vivere sempre. Così, come mia madre, ballerò sotto le bombe, io che non ho mai ballato, perché così è, che tutto acquista senso.
Io desolata, io perduta, che non riconosco né conosco. Io che ho paura, nondimeno, continuerò a vivere. Non per dispetto, non per rappresaglia ma per necessità. Come l'erba, io continuo
a crescere. Che tu non lo sappia, nemico inesistente eppure mortale, questa è la mia forza. La vita tracima dalla guerra, la ignora, la calpesta. Tutto, tutto concorre: il calore di questo novembre
sulle pietre della mia città, la forza della luce, la bellezza della filigrana sottile di tempo e dolore che ci attraversa e disegna. Tutto concorre. Di questo, per questo, per sempre.
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