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Stili, esiti diversi

gli stessi processi mentali

alla base dell' indagine:

Marcello Macchia mi ricorda Carlo Verdone.

Da processi mentali diversi

risultati simili:

la percentuale di colpi di tosse nel sonno di mia madre

la tua voglia di vivere.

Posso usare una bilancia

per formulare l' equivalenza?

O rendo all' aria il suo compenso?

Credimi io non ti voglio vincere

voglio essere felice

o smettere di soffrire qualche istante

e gli amici che ho mi bastano

non posso desiderarne di altri

ecco perchè fare nuove amicizie 

è così difficile, non è solo questione di fidarsi o non fidarsi.

Ancora nessuna novità

l' albero e la ghianda, l' alba rancorosa

la nave e la sua ancora, la tua ombra laboriosa.

La distanza può essere una lettera d' amore

lo stesso sguardo ad una nuvola

da cieli di altre razze

ma per essere altrove adesso

dovrei cavalcare onde fragorose

all' altezza delle mie Muse.

Mi sento felice in un modo che vi include

e non posso fare a meno di voi

che non potete capire

a meno di conoscere il vento, il tempo che si espone

la voglia di morire pur di non essere se stessi

nel momento di massimo dolore

chè si è in tanti a dividersi un unico cervello

ma torno all' uno grazie a voi

nel mio piccolo regno da poltrone 

sono pronto per una trasformazione?

La musica mi espande e le parole sono tante

a cui chiedere perdono

ma vi chiedo di capirmi

sono vivo finchè scrivo.

E come posso ma posso continuare

anche se sono svogliato, un pessimo discepolo e non mi piace studiare.

Per fare rifornimento basta vivere. 

Ho gli anni che ho, capisco quello che capisco.

Tre allegri ragazzi morti e occhio per occhio.

L' immagine scissa dalla sua matrice e sempre più nascosta

la matrice sempre più esposta

Il contrario di un certo discorso per avere successo

o è questione di avere il coraggio di metterci la faccia?

E dall' altra parte l' Universo.

 

 

 

 

 

 

 

 Nando - 28/11/2015 09:17:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Cristina, mia amata Prof., come dirti adeguatamente grazie? Soprattutto, merito tanto? Ma gioisco delle tue parole, comunque sentite e sincere.
Un abbraccio ad entrambi e mi scuso con Adielle se ho invaso il suo spazio per un saluto a Cristina.

 Adielle - 26/11/2015 12:43:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

GRAZIE. Un abbraccio.

 Cristina Bizzarri - 25/11/2015 13:18:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Null’altro ci sarebbe da aggiungere al commento di Nando, che dice tutto e lo dice con profondotà, competenza da appassionato di lunga data alla scrittura e attentissimo lettore degli scritti altrui - un’attenzione che sa avere anche quel distacco che permette di entrare nel testo senza preconcetti di sorta e potere quindi anche essere costruttivamente critica.
Però una cosa sola vorrei dire, e cioè la potenza con cui la parola di Adielle si incarna in chi legge: non si può fare a meno di essere toccati, scossi, messi in questione. Una parola che innanzitutto sente, ma sentendo rende vivo e pulsante un pensare che non conosce barriere. E questo è magnificamente pericoloso, un pensiero senza barriere perché sa di non poter mai trovare soluzioni se non nell’atto stesso del vivere. Può fare paura, ma è anche un’offerta continua.

 Nando - 25/11/2015 06:25:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Qualche volta mi capita di riflettere sulla tua scrittura poetica, direi tout court sulla tua poetica e, pur da incompetente, mi sembra di avvertirtirne l’autenticità di radice, gli spasmi d’inchiostro vocazionale, la grandezza delle sue visioni.
A volte penso a te e credo di pensarti tra i grandi, se ancora non nella realtà di forma, però per il tuo personale dàimon che ti sopraffà e che ti può condurre al genio. Sì, Adielle: tra i grandi; anche se non tutto è ancora all’altezza della chiamata, anche se si può ancora lavorare sopra i testi e ancora si può trovare la voglia di studiare (ma è soltanto una modestissima opinione di un altrettanto modestissimo lettore).
Infine, questa è tra le tue più belle, non tanto per il contenuto - tante altre custodisno in sé ciascuna frammenti di diamanti -, quanto per il raffreddamento formale dell’incandescenza magmatica da cui estrai la materia prima per fabbricare il tuo inchiostro.

Ti sia così e sempre compagna la scrittura (in genere e in poesia), nella duplice sua intrinseca realtà: fruita e prodotta.

Un caro saluto

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