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al testo di GarboFania
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-Turgida in vita- Non è un MONDO senza vita, quello che mi sfiata dai lobi, fino ai lombi e ancora giù non è il continuo strapazzo delle mie resistenze fisiche, illogiche, che osservo Ora mentre mi cambio le mutandine e scelgo un vestito, che scopra nuca e gambe non è, per assurdo quel timore allo sfascio, quel puzzo di brucio squadrato ,grugnito, ciò che Ora ripasso indossando ancora la pelle. La mia voglia equilibrica non è, smarrita nello sfondo burqaiolo -di parole preistoriche avvolte-, l’indecisa voglia di giubilo, mentre aspiro l’ironia pura dai papaveri appoggiati, quelli sparpagliati sul mio letto. Non è altro che, il vigore nella Tua schiena come una brughiera marina , teporosa ad alitarmi sotto le ascelle, dentro la lingua, al disotto dei fianchi, ed è solo lì e per quello , che resto torrente scorrevole , rosa fragrante di “ancora” , goduti di dolore incontinente e violento. Non è MAI spento in barba agli schemi alla faccia dei banditi minaccianti, non è che mi fermi. Al contrario m’evolve il gluteo del Nettuno ,maschio gustoso, dalla bocca sapiente. Io sbatto, ricucita. Poi AMO. Ritorno accesa. Libera. Mi rivisito ancora. Non è non sarà intimidita LA MIA TURGIDA VITA. |
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