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al testo di Gaudenzio Massi
Notte furente
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C'è una vasca d'acqua cheta
Fornisce energia ma c'inquieta È contenuta interna ai monti Prigioniera da mura e ponti L'acqua è fresca tutto è tranquillo Sempre allerta ad ogni squillo Di un vibrare della montagna Garantendo la tenuta stagna Una turbina vi è incastrata Crea corrente per la giornata Con esperti del mestiere Con geologo ed ingegnere Han trovato là sui monti La maniera di far due conti La natura è in disaccordo Provocando un rumore sordo Proveniente dal sottofondo Come fulmine iracondo La montagna che respira Nel suo fianco crea una spira Scende terra nella vasca Che rigonfia e fa burrasca In un attimo l'esondazione Travolge la popolazione Sotto le stelle corre l'onda Nella valle è notte fonda