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al testo proposto da Loredana Savelli
Una poesia di Mario Santagostino
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Dicono che nei morti qualcosa continua a ricordare, e in alcuni crescono barbe, unghie, perfino i denti del giudizio... Forse non è proprio così, e rimarranno solo strani, loffi accenni a ritmi di cuore, coito. Ma vincerà la chimica, e con la chimica, la vita: nella moltiplica delle moltipliche di se stessa, o in un senso d’altura gelido e violentissimo in novembre che i vivi sentiranno come estate. Scenda allora il bene immenso incomprensibile dell’analogia. (da L’idea del bene, Guanda, 2001)
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