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al testo di Francesca Croci
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Mi hanno spezzato l'ali. Non volerò più. Come falena sedotta dalla remota luce che corrompe talvolta i contorni dello sconfinato buio d'insetto, come falena spesso scottata dal calore della pericolosa vicinanza e dall'audace poesia del suo danzare, come falena che ormai tarpata non ha più motivo per attendere l'ipnosi della notte, io scalerò infine senza rimpianto sorretta dalle mie precarie zampe - scampate al martirio ma inadatte al volo - la rovinosa pira verso l'incendio dell'estrema luce. |
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