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al testo di Cristina Pongiluppi
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Una donna come me non si possiede, si conquista giorno dopo giorno.
Battaglia di silenzi, confronti, attese. Armistizi sottoscritti sulla soglia della rottura. Terra da esplorare, senza il timore di farsi male, perché una donna come me prima o poi fa male.
Patetica tenebra nella luce, Nascosta oasi di serenità nel caos, Mare in tempesta che chiede di essere sfidato.
Una donna come me non si possiede, non si capitalizza, non si accantona. Una donna come me si vive, inverno e primavera, malinconia e sentimento.
Una donna come me è ingombrante, imbarazzante, scomoda, entra nel sangue come una malattia, come una droga consuma, libertà eccessiva che crea dipendenza e nausea.
Una donna come me non si possiede, si incanta con la saggezza del padre, la passione dell’amante, la complicità dell’amico.
Anima contro anima, anima sopra anima, anima che diventa anima. |
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