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Una vita per dono

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Biografia o graffi di vita,
se e che senso abbia ripercorrere il passato,
certo non con le gambe, neanche con la mente,
ma solo con il cuore, può averne! ?
Io con un cuore rinnovato,

 

Perdono l'ostetrica
che mi fece sfiorare la morte nella nascita;
perchè in fondo erano le quattro del mattino
di una domenica di fine novembre;

 

Perdono mia madre
che non ebbe la possibilità di dedicarmi se stessa,
perchè ero il suo terzo figlio e il mio predecessore
aveva appena quindici mesi di vita;
Perdono quel mio fratello
che a volte mi sottometteva,
perchè è stato il mio compagno di giochi.

 

Perdono gli adulteri e le loro litigate e l'inizio
di tutti i nostri trasferimenti,
Perdono quella me stessa che non ebbe la forza

di reagire sempre,
perchè con il tempo necessario,
ho capito in modo definitivo,
l'assurdità dell'attacamento al passato,
dell'orgoglio, della ripicca, del giudizio.

 

Perdono l'assalitore che mi incusse paura nell'anima perchè
quando domani porterò un fiore alla sua tomba
saranno migliori tutti i miei giorni e
in altre occasioni cercò anche lui
di essere una persona migliore.

 

Perdono la mancanza di comprensione e

di solidiarietà di fronte alle mie felicità e alla mia ricchezza,
la mancanza di fiducia, inculcatami nel profondo,
perchè ho visto che sono io a non scommettere su me stessa e
questa, la causa, dei miei ponti interrotti.

 

Perdono il mio primo amore
che dopo anni condivisi non volle legarsi,
perchè capì poi,
col giusto tempo che
si può amare senza essere dipendenti,
come per dono: perdono!

 

Quando arrivo a te al giorno che
guardandoti negli occhi li riconobbi e ti dissi Sì,
mi va un caffè,
non ho niente da perdonarti.
Ho da perdonare il non essermene resa conto, che sei stato

sempre positivo per me.
Mi hai accettato, accudito, fatto fiorire, appassire e rifiorire.

 

Ho sofferto spesso, l'ho voluto,
per le tue spalle voltate a un monitor,
le mani che accarezzavano la tastiera della pianola
e la mente rapita dalle cuffie,
ma tu sei determinato e lotti per ciò che ti rende felice.

Ho da perdonare me stessa per non averti fatto sentire

amato come avresti meritato, e tu

mi perdoni?


Mi dici Sì con la Voce Flebile dello Spirito.

Così perdono col perdono
quei graffi acrimonia
e già sono antichi e sacri graffiti nell'anima 

concava che ha voglia di fluire
vivere senza accattamenti, né riguardo cose, né persone,
né emozioni, è l'ora questa che
scommetto su me stessa!

 

 Klara Rubino - 05/03/2016 16:09:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie per i vostri commenti; a Nando confesso che in effetti ho letto ed apprezzo Jack Kerouac,scrivo sopratutto per me stessa, come faceva lui,ad Alberto dico che il " settanta volte sette" indica un salto e il mio assemblaggio lessicale non è altro che un personale salto.Lo scopo mio è essere serenamente felice in terra.
Ciao Ciao!

 Alberto Becca - 05/03/2016 10:58:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Poesia "biblica" : quante volte bisogna perdonare ? settanta volte sette (cioè sempre, tutto e tutti) Poesia giubilare sulla misericordia, che umanamente pare piu’ utopia che realtà, pare un atteggiamento, un modo di porsi (misericordioso) piu’ attinente al cielo che alla terra..

 Nando - 05/03/2016 09:06:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Bella per la sincerità di scrittura (mi ricorda la lezione "kerouacchiana"), per il tema, per gli spunti di riflessione.

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