Scrivi un commento
al testo di Giuliana Campisi
La quiete dei campi arati
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Hai tardato tanto ad arrivare ed ora che sei qui hai la tempesta. Nei suoi bagliori, tra luci ed ombre entri ed esci e come i tuoni fai rumore. Ed io non so, io che amavo la quiete dei campi arati, se perdermi nel vortice o attendere che passi. Il tempo adesso corre, l' orologio ha accelerato le sue ore, sui campi i corvi scavano col becco a trafugare i semi mentre le allodole cantano sul ramo. Faro' un passo indietro, non c'e' vergogna ad ammettere un errore, ogni tempesta passa prima o poi, ma io continuero' ad amare, e cosi' sara' per sempre, la quiete dei campi arati.
|
Alberto Becca
- 09/03/2016 20:40:00
[ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]
Quasi bucolica, molto ecologica, carica di significati "pesanti" l immagine del campo arato: segni tangibile della forza della natura del lavoro dell uomo (sudore, sacrificio, attesa) : la grande incognita è la zizzania, che puo rendere sterile anche il campo arato, concimato, seminato. Poesia che fa emergere le radici (dalla terra) della vita
|
|
|