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Oscura rapsodia

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Cori di angeli neri

accompagnano i violini

che stregano la notte

 

falò che in terra

emulano la luce

viva delle stelle

 

e tu che danzi

sulle nude sponde

nel sale di lacrime marine

 

nell'incanto

d'una rapsodia oscura

mentre i ricordi inseguono

 

nel sibilante canto

del sabbioso vento

i tuoi passi scalzi

 

e i tuoi lunghi capelli

fatti di seta

quella pelle d'un candore unico

 

Che strana festa

se ne sono andati tutti

restano solo musicisti invisibili

 

a conquistare magici il silenzio

che muto in ascolto

giace sulla rena

 

Quei suonatori

che ammaliano il tuo cuore

mentre il tuo corpo seduce il loro

 

nella cadenza dolce

eppure maledetta

di un ritmo che rapisce l'anima

 

ti avvicini alle onde

e le tue gambe nude

si vestono del pizzo di bianca spuma

 

nella rilucenza della luna

l'ultimo giro del tuo ballo

poi svanisci nel cuore della notte

 

nel profondo amplesso 

tra acqua e cielo

ti dilegui nell'ultimo sospiro

 

ma io sento ancora l'eco

delle note di quest'oscura rapsodia

e naufrago con te

 

sto forse  morendo?

 

 

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