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al testo di Alberto Becca
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Tu non lo sai ma lo vedrai cosa ricevi per quello che dai E non potrai piangere mai cio' che tu cerchi e non troverai
Ogni secondo che vagabondo passa attraverso la scena del mondo si sa che in fondo gaio e giocondo si unisce a noi in un girotondo
Se dalle menti frasi cadenti escono fragili e prive di accenti che noi viventi stingendo i denti urliamo indomiti ai quattro venti
Parole vane come campane ritmano i giorni e le settimane Cosa rimane ? frutto insensato di voglie malsane
Considerando dove sta andando la poesia (compagnia cantando) Mai tralasciando sempre cercando pace interiore che sta arrivando
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