LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Sabyr
Blue spleen

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

Fedele compagna

mi è questa malinconia

come un male cronico

eppure sottile

 

e m'attraversa in ogni stagione

come perenne cielo d'inverno

densità grigia nel silenzio

che stancamente contemplo

 

ho nel cuore il sogno di un poeta

assassinato all'alba

ed ho nella mente

le ombre lunghe della sera

 

e il mio fiume è lento

tra le rocce

nel ricordo remoto

di un'impetuosa cascata

 

La dannazione perpetua

d'amare ogni dolce veleno

con cui la vita spesso mi alletta

frutto dalla tenera polpa

 

nettare poi contaminato

dal nocciolo amaro

succo che delude la bocca

la voluttà spesso tradisce il piacere

 

e lo corrompe in dolore

ed io sono splendida maestra

in questo processo alchemico

che non conosce antidoto

 

e conto le spine

rovi che han messo radici

nell'inquieto spirito mio

sono abbastanza per trafiggere

 

come nere stelle morte

il corpo della notte

che si stende su di me

come un amante senza amore

 

Non rattristatevi di queste parole

il cieco impara ad amare il suo buio

e forse più di altri persi nel sole

può scorgere la luce più rara

 

quella incompresa delle tenebre...

 Salvatore Pizzo - 09/06/2016 22:05:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

"Non rattristatevi di queste parole

il cieco impara ad amare il suo buio"
Bei versi di profondo ed intenso significato, ed anche gli altri non sono da meno

Un saluto

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
 
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.