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Il tunisino

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a tutte le tue vittime

 

Se tu avessi scelto di rimanere

semplicemente un ragazzo tunisino

e non di farti terrorista

e la moschea fosse stata per te

la casa della tua anima

e lì in piedi con le mani vicino al capo

le palme aperte e rivolte in avanti –

non altrove come un invasato –

avessi pronunciato Allah akbar

allora chiusi gli occhi

avresti iniziato il vero viaggio

nella maestà di Dio.

 

E se con le mani incrociate sul ventre

avessi iniziato a pronunciare

la sura iniziale del Corano

ascoltando fino in fondo

il suono delle tue parole gentili –

anziché quelle tremende di odio –

nel tuo cuore sarebbe risuonato

il nome di Dio e avresti detto:

“Prendo rifugio in Allah contro Satana il lapidato”.

Allora uscendo dalla moschea avresti

fatto buone azioni in nome di Allah

il Compassionevole, il Misericordioso.

 

E se terminato il numero richiesto di raka’āt

seduto sulle caviglie avessi innalzato

al cielo queste parole:

“Ogni nostra adorazione,

ogni nostra preghiera,

ogni nostra buona azione è per Allah.

Pace, misericordia

e le benedizioni di Allah siano su di te,

o Profeta. La pace sia su di noi.”

Allora avresti compreso il significato

della pace.

 

Invece non è andata così

la tua anima non ha preso rifugio in Allah

e il Lapidato ti ha colpito

con la sua ira furibonda

destando in te odio e menzogna.

 

Se tu avessi ascoltato il suono

della tua voce nella moschea

e compreso il significato delle tue parole

non avresti preso quel camion

e saresti rimasto il ragazzo che eri

e avresti lodato Dio

con la tua vita

e Lui si sarebbe ricordato di te

al termine della tua corsa.

 

 

 

 

Note

Allah akbar: Dio è il più grande

Sura: Ognuna delle 114 ripartizioni testuali (grossolanamente “capitoli”) in cui è diviso il Corano.

Raka’at: Consiste in una sequenza di movimenti e parole eseguiti dai musulmani mentre offrono la preghiere a Dio.

 

Fonti: Wikipedia e www.sufi.it

 

 Leonora Lusin - 15/01/2017 22:04:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Un testo riflessivo e veramente importante per la luce che porta e quello che fa comprendere. Mi ricorda le parole che dice sempre il mio collega marocchino Hassan quando succede qualcosa di assurdo ed inspiegabile ai suoi occhi. Il tono nervoso, il dispiacere.."Non hanno letto il Corano".

 Roberto Maggiani - 20/07/2016 22:55:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie Fiammetta. Un caro saluto.

 Fiammetta Lucattini - 20/07/2016 11:04:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Forte e toccante come le parole del Corano, come le parole del Vangelo.
Il Dio misericordioso è ormai l’ultima speranza per tutti coloro che corrono ad immolarsi travolgendo i fratelli.
Stupenda!

 Roberto Maggiani - 20/07/2016 01:08:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie cari amici, le vostre parole di riscontro sono per me preziose sempre e in particolare nel contesto di questi fatti... in cui sembra che tutte le parole siano inutili davanti alla violenza e al dolore, tuttavia il silenzio è una tentazione da superare... il silenzio è rispetto ma la parola, che sopravviene dopo il silenzio, è speranza. Per la maggioranza dei tunisini quei "se" possiamo toglierli... "sono". A loro e a tutti i musulmani, retti di cuore nell’amore a Dio e al fratello, va la mia più grande stima.

 Loredana Savelli - 19/07/2016 13:26:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Se la poesia ha un senso, questa lo possiede assolutamente.
Non solo commuove, ma convince che se queste parole fossero state pronunciate al tempo giusto avrebbero senz’altro cambiato il destino di tante persone, primo fra tutti quello dell’autista di quel maledetto tir.
Ti ringrazio per aver trovato le parole...
Ma su una cosa mi soffermo, a margine. Il titolo. Mi dispiace per tutti i tunisini innocenti se la loro nazionalità sia associata nella mente di chi legge, anche fosse un solo istante, alla strage.

 Lig E. Norant - 19/07/2016 12:35:00 [ leggi altri commenti di Lig E. Norant » ]

Non solo bella dal punto di vista squuisitamente formale, ma anche un momento particolarmente felice della produzione poetica di Roberto, di cui questo testo rivela in particolare tre qualità (e sono, a mio avviso, i punti forza della stessa poesia): Intelligenza, capacità di ascolto e quindi di "riscrittura" dall’interno, tanto più meritovole poiché di una cultura lontana dalla propria e il talento poetico, di cui però non vi erano necessità di ulteriore dimostrazione. E se pure è vero che tutto si fonda sui "se", come è stato già rilevato, tuttavia quei se ammetto sia la possibilità dell’utopia di diventare realtà, sia il limite di chi assimila una deviazione interpretativa (semmai fosse solo qui il degrado dell’interpretato) all’intero, sia l’amnesia di un mondo Occidentale e che si autoritiene altro, e che dimentica troppo spesso in quanti "se" sono naufragati molti mdei suoi idealistici principi.

 Paolo Ottaviani - 19/07/2016 11:01:00 [ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]

Anch’io, caro Roberto, ho grandemente apprezzato questa tua poesia perché sa restituire "il vero volto della fede" nel momento più buio e terribile... purtroppo però tutto è costruito su ben quattro "se" e quindi soltanto su mere, forse troppo astratte, possibilità... Grazie, comunque!

 Nicola Romano - 19/07/2016 08:46:00 [ leggi altri commenti di Nicola Romano » ]

Perfetta, moralmente e stilisticamente. Pur sentendone il contenuto, non avrei saputo scriverla così. Mi rallegro, Roberto!

 Maria Musik - 19/07/2016 06:40:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

La tua poesia, Roberto, è perfetta, specie per la sensibilità con cui hai restituito il suo vero volto alla fede dell’Islam e per come, senza proclami, hai inchiodato l’assurdità di ogni integralismo che strumentalizza la fede. Personalmente, per come sto vivendo questi giorni colmi di buio della ragione, sento la mancanza di "cosa" trasforma un uomo di fede in un terrorista: la responsabilità di chi - in Occidente, Medio Oriente, Africa e in ogni altro luogo della terra - ha armato e arma fragili menti... ma forse, no... lo hai fatto:
il Lapidato ti ha colpito
con la sua ira furibonda
destando in te odio e menzogna.

 Valentina Rosafio - 18/07/2016 23:49:00 [ leggi altri commenti di Valentina Rosafio » ]

Ho i brividi...

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