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Sovrano Ordine

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Fredda la tua mano sinistra,

gelida la magra coscia,

gli infermieri fuori ombre veloci,

greve il mugolio del tuo compagno.

Tu sogni il calore della famiglia,

come sempre ti accade, sogni

e ritrovi la voglia di vivere.

 Klara Rubino - 28/09/2016 11:53:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Gli infermieri, reali e con il compito di curare, sono ombre veloci, i sogni i ricordi sono forza viva che fa reagire; questo mi colpisce.

 Silvia De Angelis - 27/09/2016 19:06:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

La calda presenza della famiglia, è un toccasana nei momenti più difficili d’esistenza....
Ciao Fiamma,silvia

 Nando - 27/09/2016 16:20:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Chiedo scusa a te, Fiammetta e ai tuoi lettori, per gli errori di scrittura; ti riporto la versione corretta (o almeno spero che lo sia...)

La bellezza di molti tuoi testi, la trovo anche nella capacità di descrivere, con poche ma efficaci pennellate, l’oggettività del reale, trapassato però nella sua possibile "pesantezza" (nel senso figurato della forza gravitazionale che attrae verso terra la leggerezza dei desiderata) da quel lasciare trasparire la potenza dinamica dei sentimenti positivi (su quelli negativi occorrerebbe ampliare il discorso, ma non è questa l’occasione), in primis l’amore, che sono capaci di ridare il volo anche ad un albatros ferito alle ali; ecco, allora, come risuonano dirompenti e si contrappongano a quel "fuori ombre veloci" i ersi della chiusura: Tu sogni il calore della famiglia,/come sempre ti accade, sogni/e ritrovi la voglia di vivere.

Una poetica dell’incarnazione la tua, che nulla concede sia al devozionismo religioso sia al romanticismo degli animi sentimentali, eppure capace di elevare entrambi gli atteggiamenti su un crinale prossimo al cielo della Poesia.

Ciao, Fiammetta.

 Nando - 27/09/2016 16:15:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

La belleza di molti tuoi testi, la trovo anche nella capacià di descrivere, con poche ma efficai pennelate, l’oggettività del reale, trapassato però nella sua possibile "pesantezza" (nel senso figurato della forza gravitazionale che attrae verso terra la leggerezza dei desiderata) da quel lasciare trasparire la potenza dinamica dei sentimenti positivi (su quelli negativi occorrerebbe ampliare il discorso, ma non è questa l’occasione), in primis l’amore, che sono capaci di ridare il volo anche ad un albatros ferito alle ali; ecco, allora, come risuonano dirompenti e si contrappongano a quel "fuori ombre veloci" i ersi della chiusra: Tu sogni il calore della famiglia,/come sempre ti accade, sogni/e ritrovi la voglia di vivere.

Una poetica dell’incarnazione la tua, che nulla concede sia al devozionismo religioso sia al romanticismo degli animi sentimentali, eppure capace di elevare entrambi gli atteggiamenti su un crinale prossimo al cielo della Poesia.

Ciao, Fiammetta.

 Jacob l. - 27/09/2016 13:49:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Che immagine, Fiammetta; sintesi di una efficacia quasi incredibile.
Un abbraccio.
J.
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