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Nel tuo miracolo salato

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Non ci sono libri sulla cima

a Monte Sole, non ci sono 

altro che le nostre gole

e solo amorose  leggere mani

quasi in sogno

tra l’antico bambino e i morti.

Chi è dentro? Chi si muove

di continuo come un bosco?

 

 

In uno spazio di canto e di esilio

magnificate dalla piccola statura

di un prato incomparabile

sono state a lungo in piedi

le nostre ginocchia coronate

a respirare il bene

del muschio indovinato 

come una casa abitata.

“ Tu, quanti anni avevi allora?

-quasi in un responsorio, mi dici-

come te uno meno uno più di te-

nella tensione immobile 

di un animale in muda-

Oggi vediamo con gli occhi delle foglie

cresciute, nel viaggio fino a terra,

con la meta al loro fianco,

dove i due mondi si scambiano segreti

avanzando di ritorno, impariamo

a trovarci." Ohh sì..

 

Dove tieni asciutte le tue cose,

sul tavolo, parola per parola

tocco, nell’arca delle madri,

il legno scuro, intorno al tuo carteggio

la prolunga di un’anima,

levigata dall’acqua.

 

Ed io,  tu che sei Ora,

io, dall’altra parte del mondo,

sollevata all’ultima solitudine

ti mostro questa manica

nella quale è caduta la neve,

accanto ai pastori,

tra gli incolti meravigliosi attorno  casa,

questo dolore che indosso come un filo

solo di perle, e, un passo avanti, Luca,

nel ghiaccio del sole che lo investe.

 

Silenzioso compagno 

tra le pieghe meglio sepolte

conosci la gioia,

nel lento chiudere le palpebre

del fiume, la portata,

l’una nell’altra.

E tutto in accordo

in esse riposi, 

nel tuo miracolo salato

 

nessuno sa fin dove accanto,

con i segni delle dita, poco a poco,

per radice.  

Lì, cadendo, già trascorso

intravedo il nostro petto bianco

ancora in cima a Monte Sole.

Questo è tutto quello che sappiamo

 

dell’acqua che va insieme

con  il peso assunto nelle altezze.

Saremo  casa,

tra i giunchi che si allargano

e il nostro nome che contiene

il più antico benvenuto

nel sigillo del natale.

 Franco Bonvini - 06/11/2016 19:47:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Grazie Claudia

 Amina Narimi - 06/11/2016 18:35:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

..W, mio caro W tra la durezza e la fatica di una montagna dove sono rari i sentieri la tua voce è un largo d’aria che mi commuove. Grazie con gli occhi del cuore

Grazie Franco, sempre accanto

Simurgh..sai sempre “spiccare” l’anima che ama

FerdiNando poetamio, fratello e caro amico sempre compagno in questa casa che amo,
è un copricapo fiorito il dono delle tue parole, immense, per il mio minuscolo infinito
tra le scarpe di montagna e tre pollici di legno, scavato dai venti e millenni di piogge ;
come un filo di bisso luminoso avvolgi la mia veste grezza di lana, non ti so dire quanto piccola, nel cerchio di dieci dita,
una cosa finisce nell’altra e tutto cade insieme al centro della vita

Klara dolcissima sì...Io sono insieme

Grazie Silvia mi fai felice

 Silvia De Angelis - 06/11/2016 13:09:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

....saremo a casa tra i giunchi che si allargano...suscita grande emozione, in me, questo significativo passo dei tuoi mirabili e notevoli versi...
Un abbraccio, carissima, silvia

 Klara Rubino - 06/11/2016 11:21:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

https://youtu.be/Pj5zqg9sHuY
...le tue parole "Io Sono Insieme"

 Gil - 06/11/2016 09:57:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

È difficile commentarti in questa:
si sta scalzati
come dentro un luogo sacro
Spoglio di ornamenti, nudo
Fino alla pietra che ha bevuto
Il sangue di un dolore d’anima
Come chi ha conosciuto dalla carne
Il martirio dell’amore. Tu sei
Madre che partorisci ogni giorno
Luce a rischiarare il buio, il muto
Grido restituisci al silenzio
Apparente dei morti; in te
Vi è l’orecchio segreto
Che ne ode le voci e la tua lotta
Diviene la bellezza di una danza e madre
Partorisce ancora il suono
Per ogni parola che nasce alla luce.

 simurgh - 05/11/2016 23:38:00 [ leggi altri commenti di simurgh » ]

Sono arrivato fin qui con lo sguardo che parte da terra
dove l’anima si stacca dalle dita, ricreando un mondo e i suoi abitanti, la tua voce, una vita in più, onora l’amore che ti viene donato dalla natura, dando frutto, con tutto il corpo di chi coltiva l’attesa mentre ama.

 Franco Bonvini - 05/11/2016 21:48:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

E là, nell’ ultima solitudine, "accanto" non è da tutti.

 Salvatore Pizzo - 05/11/2016 21:40:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Ah come mi suona delizia shakespeariana

"...Chi si muove
di continuo come un bosco?"

Ad aggiungere spirito epico all’epica della montagna. Epica che canti con spirito immaginifico che sa delle mille leggende, della semplicità e durezza montanara. Epica che si fa ancor più immensa affondando le radici nella memoria, quella memoria che si divide cortina tra i due mondi dei vivi e dei morti. Solo che qua non ci sono gli armati che giungono a chiedere ragione dei propri crimini a Banco. Ci sono le anime montane che ravvivano i paesaggi, per ricordarci della vita e della morte....
Sai dei segreti della vita che si muove natura in viaggio e ne canti divinamente le movenze, cogliendole dalle labbra della terra e trasponendole in versi fantastici...
Un inchino ed un bacio scintillante di stelle...

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