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Confesso

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Io sono la madre ed il padre
della mia breve esistenza,
padrona e serva del mio essere,
corporeo e spirituale,
nel mio divenire, sulle strade dritte
o fuori dai pascoli, sul filo
dell'acqua dei mari e dei laghi
o sui denti aguzzi delle cime
montuose che bucano il cielo.
Governo i miei sensi e le mie parole,
gestisco pensieri in bilico sui bordi
del niente, a stento gestisco emozioni
come cavalli selvaggi che tendono
a sfuggire al mio controllo.
Responsabile, nel bene e nel male,
di ogni mio intento, di ogni mia azione,
avvalendomi di libero arbitrio,
tralascio ogni scusa, alibi o attenuante.
Confesso, sono colpevole di me stessa.

 Maria Musik - 13/11/2016 10:00:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Questa poesia che "osa" iniziare con "Io sono...", che si muove con un’autodeterminazione quasi "irritante", trova la sua giusta conclusione e somma nei versi finali: "Confesso, sono colpevole di me stessa." Una colpevolezza che non cerca assoluzione, visto che è frutto dell’esercizio del libero arbitrio, nè attenuanti genetiche dato che appartiene a un uno e trino (padre/madre/figlia).

 Franco Bonvini - 13/11/2016 09:13:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Hai presente quando guidi un’ auto in corsa, su una breve strada dritta o sterrata e ti spunta un cavallo selvaggio all’ improvviso da destra in pieno sole?
Freni, senza decidere, programmato geneticamente.
forse amore per i cavalli o istinto di sopravvivenza.
La vera decisione, forse, sarebbe travolgerlo. Ma non puoi. Hai già frenato.
Un po’ come una macchinina robotizzata con proximity per evitare gli ostacoli.

 Alberto Becca - 13/11/2016 07:01:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Poesia assolutamente anomala , fuori dagli schemi, irrituale ed imprevista: siamo nel "mare magnum" del libero arbitrio, del dovere (o potere) autodeterminarsi, scegliere, governare se stessi; pero’ le emozioni, i sensi, le parole, i pensieri, le opere a volte non si riescono del tutto a controllare ! Esiste una (piccola o larga) fascia di imprecisto e imprevedibile ove il controllo è fallace, non funzina.. Ed è anche interessante che sia cosi’: non siamo padroni assoluti di noi stessi.. Siamo limitati, influenzabili da terzi, spesso imprecisi.. in definitiva abbiamo dei tremendi, orrendi ma umanissimi LIMITI !!!

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