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al testo di Alberto Becca
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Nascer già vecchio e con lo sguardo spento ma destinato per volontà suprema a un' esistenza in cui ogni momento gira il tempo all' indietro: e se or trema la mano e offuscati son i ricordi via via con il calàr degli anni si trova il vigore, la gioia e mordi sempre di piu' i quotidiani affanni finchè, divenuto giovinetto, riscopri il primo amore, delicato, rimani in bilico nel perfetto equilbrio fra ingenuità ed afflato verso il materno grembo, ove a finire si giunge, stanchi ma con l' innata idea d' esser già pronti a rinascer, a ripartire.. (non senza aver proluso un "Culpa mea") |
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