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Giochi di sabbia

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Destinati a comparire per scomparire

lasciando un senso di meraviglia,

fermata di corriera paesana,

a continuare

la narrazione,

 

siamo giochi di sabbia.

 

Umidità e secchezza,

riverbero, scintillante, solare,

di cunicoli ombra sotterranea

in ogni immateriale granello

che ci compone;

e che ci scivola via

al ticchettare del tempo

sensibili noi, lui sordo.

 

Essere leggeri, volatili, allora

e neanche voler sapere

quando e né dove la raffica

ci trasporterà, tanto che

la viva risata dell’aria,

quella voce ricordata,

il suo sorriso innamorato,

delle onde l’armonia, il costante

equilibrio musicale,

altro da noi non è, eterea

solida fragile realtà.

 

Camminami

e scrivimi

distesa come una spiaggia

senza limiti visibili,

affondami e bagnati

ché non per sempre, è una magia

che ti concedo,

che mi concedi, non per sempre

mi ferirai.

 

 Salvatore Pizzo - 12/12/2016 21:38:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

A me piace prenderla come metafora questa tua. Sabbia come splendida metafora dell’essere umano: volatile, plasmabile, dall’equilibrio instabile dettato dal vento e dall’acqua.....
Bellissima, una magia...
Un caro saluto

 Adielle - 12/12/2016 20:36:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Bellissima. Ciao, un caro saluto.

 Klara Rubino - 12/12/2016 20:05:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Don’t worry io sono qui per incontrare gente generosa e competente disposta a darmi qualche giusta lezione, quando ci vuole!

 Annamaria Pambianchi - 12/12/2016 16:21:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Pambianchi » ]

Scusami Klara, non desidero dar lezioni. Però quella lì mi ha tirato a cimento..... Abbi pazienza.

 Klara Rubino - 12/12/2016 12:17:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Quel bambino che gioca con noi è Dio!...personalmente la chiamerei energia vitale ( nella poesia mi riferisco al vento, ai giochi di sabbia naturali); i bambini infatti, una volta che la loro opera è stata apprezzata e riconosciuta meravigliosa, adorano saltarci sopra e distruggerla, per una buona volta senza sensi di colpa, perché tanto, prima o poi, qualcun’altro o infine il mare l ’ avrebbe fatto, felicemente consapevoli fin dall’inizio che quel gioco non è destinato a durare a lungo!
Con questa poesia volevo comunicare che si può amare veramente, autenticamente, solo con leggerezza e i bambini lo insegnano, compreso il Bambino che è dentro ognuno di noi!

 Klara Rubino - 12/12/2016 12:04:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Va bene, Annamaria,... pensavo di approfittare della famosa licenza poetica con la virgola in voler sapere, ma forse prima bisognerebbe che fossi io famosa, come poeta!
Non voglio fare l’acida, chiariamoci, ti ringrazio:devo essere più umile, ne ho tolta anche qualcun’altra che non era così necessaria.
Ancora grazie!

 Annamaria Pambianchi - 12/12/2016 11:29:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Pambianchi » ]

Camminami

e scrivimi

distesa come una spiaggia

senza limiti visibili,

affondami e bagnati

ché non per sempre, è una magia

che ti concedo,

che mi concedi, non per sempre

mi ferirai.

Molto bella questa chiusa, Klara. Ma, ti prego, fa attenzione alle virgole....

 Franco Bonvini - 12/12/2016 11:14:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Se siamo giochi, c’è qualcuno che gioca.
Come un bimbo, sulla spiaggia, che fa castelli e che ha bisogno di qualcuno che lo veda, e che gli dica quanto è bello, che è una meraviglia, e che non glie lo distrugga ferendolo.
Se poi verrà il mare, e verrà, non lascerà nessuna ferita.

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