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al testo di Emilia Filocamo
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Ti sta bene il mercoledì. E' come una carie fra gli impegni prefissati e quelli che verranno: palco, dondolio di fianchi, le mani aggrappate ad una carne che non ha il mio sigillo. Ero già avvezza ai mercoledì. Ah! Ma allora c'era il mare: c'erano accenti di pianura e maglioni in tinta con i berretti. C'era un modo di farmi male che resterà nel mio corpo con il grado invincibile di un'ustione. Ti sta bene il mercoledì: a volte è stato di sabato. Il modo in cui compari, ti assicuro, non ha precedenti. Vorrei ti congedassi con un lascito più sostanzioso: sai di quelle cose che fanno ragionare meglio le gambe ed assolvono la pigrizia del mio ingranaggio. |
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