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al testo di Klara Rubino
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Mentre mi sbuccio una mela appassita Ti fai brezza, lungo la curva schiena Un ambiguo languore mi fa preda All’indomabile sorriso indifesa.
Se rido e sono felice ti penso, Cangiante l’oscurità Ogni cosa si distende. Nessuna lotta più è in corso,
Come luna e marea complici siamo I nostri abbracci hanno suono di onde, Come velieri in procelloso mare
Però verso oriente.
Da un cielo di porcellana in picchiata Gli albatri sprofondano, come gli occhi, Tra i marosi, verso oriente però, Le guance s’accendono di porpora.
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