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al testo di Enrico Vergoni
Auschwitz
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Perdonami madre se contro quel filo ho ritrovato la vita. I tuoi occhi questa neve consolava, nel silenzio di Dio trionfa l’assurdo dell’uomo. Qui Caino ha superato Satana, qui Abele divora se stesso. Addio madre, ora l’assoluto ridiviene patria.
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Arcangelo Galante
- 14/02/2018 11:14:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Letta con interesse, nonché spontaneo piacere, in quanto, già il titolo, mi aveva sensibilmente coinvolto! Sapientemente versificata, la vicenda, e descritta con buona capacità scrittoria, senza intoppi ed errori, essa risulta realmente toccante, nella dinamica dei fatti. Inoltre, lo sviluppo dell’emblematico contenuto, infonde una ferrea amarezza nel lettore, il quale, pone lattenzione meritata sulla questione intavolata dal poeta. Auschwitz, un luogo di autentico inferno della terra, ove si sono perpetrati abominevoli reati, davvero ignobili e vergognosi. Elogi meritati, per l’originalità adoperata, nell’impostazione scenografica. Cordiali saluti!
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Ivan Pozzoni
- 14/02/2018 00:42:00
[ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]
Il tuo stile è molto interessante
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