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al testo di Alberto Rizzi
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E sono ancora in viaggio
lascio appesi al chiodo mantello scarpe sassi per esser più leggero e remigare l’aria con le piume l’aria di questi cuori che impasta sapori di salato
(salato l’intonaco alle case – salata la tua pelle nell’addio)
che apre e chiude vedute veneziane volti vesti d’uomini e di donne
E sono ancora in viaggio per chi ha la pelle scura chi ha le chiavi in mano e gote ormai scrostate al pianto
arrampico gradini e getto l’occhio al piano od anche al gambo dell’ortica per l’importanza sua
respiro di fatica e compio l’opra e spero avanti tutto l’immagine d’un padre la di cui assenza in vita aveami stretto ai margini d’un mondo fatto crepa
E sono ancora in viaggio de/scrivendo di cammini da un giugno già passato oltre al vaglio d’una morte altrui sicché più fermo sia il pàssodòpopàsso a ricreare la dolcezza nuova
ecchimosi d’un sempre
(tratta dalla raccolta "L'armadio cromatico", S. Bellino (RO), Ed. L'Archivio della Memoria" 2000) in faccia a questo tempo |
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