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Ventre nero videopoesia

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Non è più quello che vedi

Madre

Il sogno che sognasti non è più lo stesso sogno

Ora veste ciclamino

Ha una coroncina discreta

A quattro voli di velo dalla

Sommità della nuca.

 

Una percezione vasta e potente

Dalla direzione circolare e trasversale.

E’ un alone, un manto

Come ali di falena.

 

I capelli si intravedono appena

Lampanti gli occhi scuri

Due lunghi rami

Come braccia aperte

uno parte dal cuore

l’altro dal ventre:

il padre e la madre.

 

Un corpo che tocca terra

Come una piramide e

Un grembiule che sa

Di nutrimento e pulizia.

E’ la lava del vulcano

E quei rami zampilli a

Creare nuove terre, chissà poesie!

 

Ti rincorrevo e t’inseguivo

Scappavi e svincolasti finché

Ti fermasti

Un grande tavolo di legno massello ci separava

Ti lasciasti tutta guardare.

 

Intanto io mi divincolavo e cercavo

Di slegarmi e scendere dal lettino

L’infermiera mi teneva

Il dottore aspirava le tue radici

Dal fato, m’hanno detto, strozzate.

 

Al risveglio eri stata estirpata

Come non avessi mai attecchito…

Come avessi io di nuovo quindici anni.

Eppure tu continuamente viaggiavi qua e là

Mentre le onde accarezzavano il mio corpo

Quando il sole scaldava

Quand’ero felice quand’ero triste

Anche tu quello che assaggiavo anche tu.

 

No, io che avevo assaporato la divina compagnia

Non avrei più avuto il corpo incosciente

Di una quindicenne.

 

Adesso questo mi ventre nero era

Terra di madre

Reduce da incendio.

 

Dimmi cosa avevi da insegnarmi

Insieme ad imparare

Allora Sofia scelsi il tuo nome

Promettimi che ci rivedremo

Se lo vorrai.

 

Mentre girano le chiavi tutto si trasforma

Ma c’è un passaggio che resta sempre aperto.

Nell’anima scura e pura è un luogo

Dove scivolare.

 

E tutto quello che è accaduto

Come non fosse mai caduto.

 

 

 

 

 

 Klara Rubino - 29/03/2017 12:14:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie Salvatore, il disegno è di mia figlia Sonia ( nel nome una "n" al posto della "f" e lo stesso significato); di pomeriggio lo stava facendo accanto a me mentre io scrivevo una prima bozza della poesia e mi diceva ::::" Per chi è? E’ per tutti vero? Dopo me la leggi?"....cosa che naturalmente non ho fatto...
Di notte poi mi sono svegliata; ho ascoltato un insolito silenzio e la voglia di riprendere quella bozza, ma non c’era più; ho avuto però il suo disegno tra le mani e dopo averlo ben osservato, l’ho riscritta.

Franco, di tempo ne ho trovato un po’
d’orecchio mmm boh!
forse, anche quello, un po’!:)

 Salvatore Pizzo - 28/03/2017 21:14:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Emoziona, avvince e la tua voce ne esprime bene le implicazioni profonde di versi così sentiti e forti...
Bellissima
Un caro saluto

 Klara Rubino - 28/03/2017 19:07:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Gli uomini lo trovano sempre; il discorso vale solo per le donne!
( a parte gli scherzi appena posso la sistemo!)

 Franco Bonvini - 28/03/2017 17:09:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

:) dillo al mio batterista..

 Klara Rubino - 28/03/2017 14:26:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

MA IL TEMPO NON ESISTE!!!

 Franco Bonvini - 28/03/2017 13:00:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

però... Tempo! Se c’è una musica sotto vai a tempo! :)

 Franco Bonvini - 28/03/2017 11:56:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Si

 Klara Rubino - 28/03/2017 10:36:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

...non è facile stare in questo ragionamento, ma ci provo:
Non esser più è non essere dunque non esistenza ( più ), ma esiste in quel "più"; è lì che c’è la sopravvivenza, nel ricordo appunto di chi resta.
È un vuoto pieno!
Allora siamo d’accordo? !

 Franco Bonvini - 28/03/2017 09:54:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

In logica gli stati sono due.. High o Low.
Serve un’ altra variabile per il Last state, altra memoria.
Non esser più non è uno stato di esistenza. Esiste solo nella memoria di chi è.

 Klara Rubino - 27/03/2017 15:17:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]


Non esser mai non esser mai
più nulla ma meno morte che
non esser più.

che questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve

 Franco Bonvini - 27/03/2017 13:41:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

..sa di carezza dolorosa

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