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Nel cavo delle mani

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Ci aveva condotti sul verde del fiume
la pura attenzione a un lamento infantile,
con le dita leggere di una preghiera,
rivolta al più caldo silenzio del greto.
 
Come in piccole orazioni, le ferite, 
ridevano, sprofondate nella luce, 
avanzando di ritorno alle radici,
col voto di non cogliere mai fiori.
 
Un canale di biancore percepito
nella sua immisurabile portata
fu il sì assoluto all’ultimo dei viaggi,
congiungendo i loro palmi al solo centro
di una lingua imparata da bambini-
 
e tenne fede a una consegna di silenzio,
la più straziante di tutte di tutte le scintille,
al principio della vita. 
                                            Poi scomparve
 
dove tieni asciutte le tue cose,
parola per parola. Tocco il legno, 
intorno al tuo carteggio, levigato,
  
e tra le pieghe, che hai sepolto meglio,
c'è la gioia di un fiume di portata,
dell'acqua che va accanto per istinto,
con tutto il peso assunto nelle altezze. 
 
Tra i giunchi che si allargano
i tuoi occhi
sono piccole candele che prepari
ogni sera, per parlarmi. Non c'è punto
che non veda la tua vita
un riparo, una piccola cappella,
tra lo spazio che viviamo
e il mondo accanto -
 
le fronde del tuo salice in preghiera
con le ali del mio tiglio, tese in cielo,
sotto terra e in pieno sole fanno insieme
 
un minuscolo groviglio di radici,
ricongiunte nella luce degli anelli
come un nido che prepara le sue nozze,
nel cavo delle mani capovolte.
 
 

 Paolo Ottaviani - 09/05/2017 11:50:00 [ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]

Di troppa bellezza, cara Amina, si può morire. Io provo soltanto a raccogliere, talvolta con lievi ritocchi, quelle tue gemme che mi paiono più preziose e di quelle poi continuo a nutrirmi…

 amina narimi - 08/05/2017 20:29:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

Grazie caro Paolo, le tue mani avvolgono le mie parole con la punta delle dita luminosa

 Paolo Ottaviani - 08/05/2017 12:42:00 [ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]

“Col voto di non cogliere mai fiori”
come un nido prepara le sue nozze
“nel cavo delle mani capovolte.”

 amina narimi - 05/05/2017 22:57:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

mio caro W portato dal vento di un particolare allele oltre la linea degli alberi boreale, qui dove si mangiano amenti di betulla e auriette antiche, che bello abbracciarti

 Salvatore Pizzo - 05/05/2017 19:53:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Avessero i sentieri questa valenza di versi, conducenti in amena regione dell’anima, quella in cui si viaggia sempre ad occhi spalancati per la meraviglia...
Abbraccio di giunchi fruscianti

 amina narimi - 05/05/2017 19:21:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

Grazie Franco, è cruciforme quello scrigno, una croce confusa in una stella

Piccolo Passo sai liberare i patriarchi della lingua e portare in dono meraviglie nel ventre di una donna

Grazie Auro mi hai fatto emozionare offrendomi acquabuona, perché ogni volta che usciamo dall’humus alla luce siamo neofiti, nuove piante ad ogni verso, eterni operai del respiro e della voce

Grazie Loredana sei un nodo di energia concentrato nel mio cuore

L’aura cara grazie tre volte pronunciato con ogni diaframma lasciando passare tutta la luce possibile per abbracciarti

 Laura Turra - 05/05/2017 06:05:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Difficile aggiungere parole alla ricchezza di questo testo, sublime in ogni sua parte, in ogni sua immagine che ci viene donata come una dolce luce per gli occhi, come un profondo ristoro per l’anima. Questa poesia si legge e ci si sente in pace. Amina, un abbraccio colmo d’affetto.

 Loredana Savelli - 04/05/2017 23:00:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Una commozione universale...

 Auro d’Arcola - 04/05/2017 22:31:00 [ leggi altri commenti di Auro d’Arcola » ]

Stupenda... Davvero altri livelli... Meravilgioso il "nido che prepara le sue nozze,nel cavo delle mani capovolte", che chiude superbamente una composizione magistrale.

 Il Piccolo Passo nel Silenzio - 04/05/2017 20:59:00 [ leggi altri commenti di Il Piccolo Passo nel Silenzio » ]

Come una piccola mollica di pane
Sei lì a ristorare il passo smarrito
Sei lì a ricordare quell’oltre
Che traverso di te si dice con luce.

Sei sentiero e sei casa
Sosta nel lungo peregrinare all’incerto,
Ma in grembo si muove già un figlio
Che è parola di attesa e di festa.

Così sei una piccola mollica,
Che fa memoria di fame e di sete dei viventi,
Sei piccola, dell’umiltà delle anime grandi,
Capaci di contenere i cuori del mondo.

 Franco Bonvini - 04/05/2017 20:31:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Molto bella..
uno scambio di tracce tra mondi accanto
tra vite accanto
...e uno scrigno di legno lucido.

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