LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Redazione LaRecherche.it
Babbo Natale

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

[ Intervista a cura di Maria Musik. Sul luogo dell’intervista non possiamo dire nulla perché ci è stato chiesto da Babbo Natale di mantenere il segreto, sappiate soltanto che Maria è partita con un piumino e due cappotti l’uno sull’altro, sciarpa, cappello di lana e scarponi con tripli calzettoni, ma, nonostante ciò, è tornata congelata. Per tutta l’intervista Babbo Natale aveva al suo fianco una delle renne, quella con le corna rosse ]

 

 

Maria:

Buona sera… come la devo chiamare? Santa Claus, Plaku i Vitit te Ri, Gaghant Baba, Père Noël, Djed Mraz, Дядо Коледа, Weihnachtsmann, Άγιος Βασίλης, Daidí na Nollag, Święty Mikołaj, los Reyes Magos, Santa Lucia, Papai Noel, Noel Baba, サンタクロース/サンタさん,  聖誕老人 o 聖誕老公公

 

Babbo Natale:

Guarda, Maria - anche se lo so benissimo che non ti chiami così e che da piccola ti rivolgevi alla concorrenza… dimmi, poi, se hanno torto a chiamarla Befana! – (risata) basta che non mi chiami “Papi”! (risata).

 

Maria:

(imbarazzata) Beh, sa… ero una femminista ante litteram e, poi, a quei tempi  Lei, mi scusi eh, ma a Roma non era molto popolare… forse, a Milano! Comunque, la chiamerò Babbo Natale.

Ho parecchie domande da sottoporle: la prima… ma Lei, esiste?

 

Babbo Natale:

Domanda scontata… da secoli la sento ripetere: evidentemente sì. Mi stai parlando… dunque, esisto. Rielaborando un’antica massima di Cartesio “Credono che esista, dunque, sono!” – (risata) – Volendo approfondire, quando diciamo che qualcuno o qualcosa esiste?

 

Maria:

Furbo: adesso le domande le fa lei! Allora… mi verrebbe da risponderle: “Quando ci sono prove oggettive, dimostrabili ed inconfutabili che l’oggetto/soggetto in questione è un’entità rilevabile, misurabile; quando vi siano un numero sufficiente di prove scientifiche che ne dimostrino la presenza in natura”.

 

Babbo Natale:

Lo sai che da bambina eri più riflessiva?

 

Maria:

A quanto pare portava doni anche al piccolo Einstein.

 

Babbo Natale:

Sì… un abaco, una bussola… ma con lui era tutto relativo! Anche a te portai un pallottoliere in legno ma non mi pare che i risultati siano stati i medesimi (risata)

 

Maria:

Già… che humour! Spirito di Natale, direi! Ma torniamo alle domande. Se lei esiste devo supporre che sia immortale, viaggi su una slitta trainata da renne, si infili nei camini e porti doni a tutti i bimbi del mondo. Ma a me risulta, da autorevoli fonti che si avvalgono del diritto all’anonimato, che un numero impressionante di bambini non ha ricevuto un bel niente da lei. Erano tutti cattivi?

 

Babbo Natale:

Non esistono bambini cattivi ma esistono adulti cattivi, anzi, crudeli. Questi adulti governano le nazioni con il terrore, lasciano che la più desolata miseria alligni fra il popolo e nei loro cieli la mia slitta non può arrivare.

 

Maria:

Ma, allora, lei può raggiungere solo i paesi capitalisti… come dire che Babbo Natale esiste per chi ha già un minimo di ricchezza ma non può avvicinarsi ad un povero.

 

Babbo Natale:

Se la metti su questo piano la risposta è sì. Da solo non ho nessuna possibilità: ho bisogno di aiuto e non dagli elfi ma dagli uomini. In realtà io sono solo lo Spirito del Dono, posso accendere il desiderio di far felice un piccolo, posso volare nella sua fantasia, posso inanellare ghirlande di leggende e fiabe ma non posso portare doni senza che un uomo si faccia mio tramite.

 

Maria:

E lei, alla sua veneranda età, ancora si fida degli uomini? Ma non si è scocciato di tutti  gli  Scrooge ed i Grinch che alla sola parola “gratuito” si fanno venire le bolle?

 

Babbo Natale:

E come potrei non fidarmi? Io vi amo e vi ricordo tutti così come eravate da bambini. Ricordo i vostri sogni, i desideri, le paure. Ricordo la vostra curiosità, la vostra fame di storie magiche che vi portava su in alto, sui tetti a sondare il cielo in cerca della mia slitta. Ricordo le vostre manine paffute che accarezzavano la schiena di Rudolph, che gradiva così tanto da farsi diventare il naso rosso fuoco.  Vi rivedo nei lettini, insonni, le orecchie tese ad ogni minimo rumore, pronti a sgusciar fuori dalle coperte per cogliermi in flagrante. E ricordo i vostri padri e le vostre madri. C’era la guerra ed io potevo lasciar loro solo due noci e un mandarino secco ed infreddolito. Quanto erano belli. Voi non immaginate la loro gioia di fronte a quei gusci e come si divertivano a schizzare il succo delle bucce degli agrumi sulla fiamma di una candela di sego. Le scintille sprizzavano dalla vampa e dai loro occhi. Non sai il dolore per quegli occhi quando li ho visti chiudersi, esterrefatti di fronte allo strazio che cadeva dal cielo per togliergli la luce.

Oggi i vostri figli pestano i piedi e lasciano i giocattoli abbandonati in terra senza averci giocato neanche una sola volta. Non si stupiscono, non lanciano gridolini di meraviglia e negano, saccenti, la mia esistenza. Il troppo “stroppia” e toglie il piacere dell’inatteso.

E mentre guardo loro fare gli schizzinosi di fronte all’abbondanza, vedo tutti gli altri, quelli che non potrò raggiungere, quelli che sognano di avere una bambola, una macchinina. Molti sanno cos’è un giocattolo perché passano dodici ore al giorno a costruirli. Sai cosa desiderano, più d’ogni altra cosa? Di avere il tempo per fare una corsa, un bagno nel fiume e, a fine giornata, una ciotola di riso ed un pezzo di pesce secco da non dover dividere con nessuno.

 

Maria:

Deve essere tremendo. Non immaginavo. Pensavo lei fosse solo un’invenzione per vendere di più. Invece è tutto vero. Cosa possiamo fare per aiutarla?

 

Babbo Natale:

Maria, chiudi gli occhi e torna indietro. Ecco ci sei. C’è una donna bruna, con gli occhi un po’ severi e mani bellissime e dolci. È in cucina e frigge in una padella nera delle crocchette di patate che profumano di limone. Accanto a lei, una donna anziana, anche lei corvina malgrado gli anni. È seduta e fuma di nascosto una sigaretta. Ha gli occhi già un po’ velati da uno strano dolore che sa di morte. Parlano fitto. Si accorgono di te e ti invitano ad entrare. Ti dicono che quella notte, quando alle dodici suoneranno le campane, toccherà a te mettere il bambinello nella mangiatoia e, poi, dovrai leggere la tua letterina. Te lo ricordi, Maria, te lo ricordi?

 

Maria:

Sì, lo ricordo. Avevo rinunciato ad uno dei regali ed avevo chiesto che fosse portato cibo ad un bambino del Biafra. Ci avevano fatto vedere le foto a scuola. Quel bimbo aveva grandi occhi spalancati sul mondo, ricoperti da mosche, un corpo scheletrico ed il pancino gonfio. Avevo pianto: non era giusto. Così avevo scritto, nella mia letterina piena di porporina e stelline autoadesive, che tu e la Befana andaste in Africa e che il Bimbo Gesù facesse scomparire la fame e le mosche.

Ma questo che c’entra? Sappiamo bene tutti e due che non basta la “carità pelosa” di un solo giorno per dare risposta a tragedie di portata mondiale.

 

Babbo Natale:

Devi scrivere, Maria. Tutti dovete ricominciare a scrivere lettere. Scrivete a tutti. Chiedete giustizia e pace e uguaglianza. Pretendetele. Chiedete che sgombrino i cieli affinché la mia slitta raggiunga tutti i bambini del mondo. Chiedete agli uomini di aprire i cuori e le menti al Dono. Quindi, questo Natale, non scrivete a me, ma a tutti coloro che dirigono le sorti del mondo: ditegli che lo volete diverso!

 

Maria:

Babbo Natale, che cosa ci consiglia di leggere questo Natale?

 

Babbo Natale:

Vi invio una letterina con alcuni consigli di lettura, la scrivo stanotte, così venerdì, prima della Vigilia, la potete pubblicare, e chi vuole i libri fa in tempo a chiedermeli per il Natale… Oh Oh Oh!

 

Maria:

Può lasciarci anche una poesia da proporre ai nostri lettori?

 

Babbo Natale:

Va bene… non sono un poeta, è un po’ ingenua ma esprime bene il mio pensiero e augurio… la intitolerò Poesia ingenua di Babbo Natale:

 

Perché pensi che io abiti al Polo Nord

e non invece al Polo Sud?

Ti dico che il mio cuore abiterebbe

più volentieri al Sud, tu però mi obblighi al Nord.

I bambini sono tutti uguali,

così puri nel loro pensare,

è per questo che abito volentieri anche al Nord

dove il capitalismo è spudorato

e il consumismo è impastato

alle vite dei grandi

da farmi detestare quei tuoi pensieri

di regali esagerati.

Il mio Natale è da babbo

ma i miei bambini del Sud

neppure sanno chi io sia

dovrei portargli in dono una nuova vita

una cioccolata

almeno una vitamina.

Amo i bambini del Nord

perché certe notti

risplendono come stelle

(così diseguali da voi adulti)

da diventare padri e madri di altri bambini

per i quali desiderano doni,

perché non ce n’è uno a cui io

possa arrivare

se qualcuno non ne ha desiderio dal cuore.

Così, ogni Natale, mi rallegro per ogni bambino che gioisce al Nord

per i miei doni che tu gli porti a mio nome

mi rattristo per quelli che al Sud non hanno chi li pensi.

Il volo delle mie renne

vale a niente se rimango solo una fantasia

e non mi porti con te, nel tuo cuore, verso il Sud…

Partiamo?

 

Nota: Nord e Sud rappresentano, rispettivamente, regioni di povertà e regioni di ricchezza del mondo, anche se non necessariamente poste a nord o a sud della Terra.


 Maria Musik - 28/12/2011 13:29:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Ringraziando tutti di cuore, rafforzo il "senso" dell’esplicito messaggio di questa semplice storia di Natale; scrivere lettere ai potenti lo si può fare in tanti modi: in molti, nel corso della storia le hanno firmate con il proprio sangue. Credo che nessuno di noi si auguri di dover mai arrivare a tanto ma, certamente, è ora di mettere i gioco la propria reputazione e la propria vita. Concordo con Franca nell’auspicare che si parta dalla personale testimonianza ed aggiungo che da sola non basta: la coscienza e la testimonianza devono divenire collettive. Dobbiamo essere "lettere viventi". Ma è anche utile mettere il proprio talento a servizio della giustizia e della libertà e, quando necessario, firmare le petizioni ai Potenti perché abbiamo la certezza che, pur non avendo cambiato il mondo, hanno fermato spargimenti di sangue ed altre efferatezze. E, comunque, quelle firme vogliono gridare: "Io ci sono!"

 Franca Alaimo - 27/12/2011 23:44:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Questo Babbo Natale è un po’ il portavoce di tutti noi, che siamo arcistufi di favole buone e desideriamo davvero cambiarlo questo mondo e non solo a Natale, come per aderire ad un atteggiamento transitorio ed infecondo. Babbo Natale ci suggerisce di scriverle ai potenti ( contro i potenti stessi) le nostre lettere del disgusto e della speranza. Ma, come Antonio, io, sì, queste cose le farò, se sarà necessario, prché almeno avrò tentato con gli altri; ma so anche amaramente e realisticamente che nulla cambierà, se non cambierà il modo di intendere e fare politica, se gli interessi economici aranno posti prima della vita, prima della equità, prima dei diritti democratici, prima dell’ambiente, prima dello Spirito. Forse, più che mandare lettere, dobbiamo cambiare il nostro modo di testimoniare, e vivere davvero secondo amore e carità. Ma il cuore dell’uomo....quel guazzabuglio manzoniano...

 Maria Grazia Cabras - 26/12/2011 19:34:00 [ leggi altri commenti di Maria Grazia Cabras » ]

Al di là del bene auspicabile (comunque gradito), come voi ritengo necessaria una presa di coscienza collettiva, per un cambiamento che agisca concretamente sulla realtà.

Auguro, di cuore, a tutti un nuovo anno vissuto autenticamente nell’impegno della scrittura e nella quotidianità.

 Giorgio Mancinelli - 26/12/2011 08:18:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mancinelli » ]

Deliziosa e amara fiaba dei nostri tempi, che quasi viene voglia di recitarla davanti a un pubblico di adulti ovviamente. Ma a chi? I Babbani sembrano ormai diventati tutti sordi alle cose dell’anima e del cuore. Bravi ad ambi i-tre! E che l’applauso vi ronzi nelle orecchie, almeno per un po’. E un grazie a Maria. Con affetto Giorgio.

 Luciano Nota - 24/12/2011 19:28:00 [ leggi altri commenti di Luciano Nota » ]

Un serafico, pacifico, sorridente Natale a tutti voi.

Luciano

 Antonio De Marchi-Gherini - 24/12/2011 18:47:00 [ leggi altri commenti di Antonio De Marchi-Gherini » ]

Bella, surreale micatanto, veritiera, ma detto questo le cose resteranno come prima. D’altra parte la poesia non cambierà il mondo. La miseria che si sta diffondendo piano, piano forse sì e allora un po’ più di giustizia ci sarà ,anche se a soffrire un po’ o tanto, dipende dai punti di vista, saremo anche noi del Nord o dell’Est. Comunque complimenti per l’insolito Racconto di Natale e Auguroni di Buone Feste a tutti

 methsambiase - 24/12/2011 16:21:00 [ leggi altri commenti di methsambiase » ]

rigorosamente letta e gustata alla vigilia di Natale!

 Lorena Turri - 24/12/2011 14:42:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Non ho mai vissuto il Natale come la festa dei doni di Babbo Natale. In Garfagnana si aspettava la Befana e così anche a casa mia.
Il Natale era la festa della Famiglia. Anche nella mia che era una bella famiglia se pure non numerosa. Ho tanta nostalgia di quei giorni. Tanto freddo nel cuore, tanta tristezza.

Buon Natale e tanta serenità a tutti.
Lorena

 Redazione LaRecherche.it - 23/12/2011 22:06:00 [ leggi altri commenti di Redazione LaRecherche.it » ]

Grazie care amiche e cari amici, Babbo Natale è contento, vi porterà un bel regalino. Buone feste.

 cristina bizzarri - 23/12/2011 10:38:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Tanti auguri a voi, care sentinelle della Recherche, meno male che ci siete e sapete sorridere e far sorridere anche nella commozione e nel dolore che purtroppo ci circonda e... ci inonda.
Un abbraccio, continuerò a leggervi e magari scrivervi!
A presto.

 Lorenzo Roberto Quaglia - 22/12/2011 22:28:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Roberto Quaglia » ]

Auguri a tutta la Redazione di LaRecherche e grazie per esserci stati compagni di viaggio in questo impegnativo 2011 che si sta per chiudere. Al nuovo anno presentiamo sempre noi stessi, ma con rinnovati propositi che faremo di tutto per realizzare, prosit!

 Maria Musik - 22/12/2011 21:52:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Una piccola nota dell’intervistatrice: Babbo Natale non è un gran poeta... a dirla tutta, la poesia gliel’ha sussurrata la renna, quella con le corna rosse! (Carino Maggiani/Rudolph, vero?)

 Maura Potì - 22/12/2011 21:15:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

Maria, grazie! Simpaticissimo il tuo Babbo Natale, saggio e illuminato, forse ci vorrebbe proprio un uomo con la barba bianca e le guance rosse e paffute a farci da guida, ad assumere il ruolo di leader in questo paese che sembra essersi addormentato sotto l’effetto di un sortilegio. Buon Natale amica mia, e che il tuo sogno, e quello di tutti, divenga la realtà di un mondo che ha imparato ad espandere la propria coscienza fino alla verità e alla luce.
Auguri a tutta la redazione!

 Anna Guzzi - 22/12/2011 21:09:00 [ leggi altri commenti di Anna Guzzi » ]

Molto significativa.

 Roberto Perrino - 22/12/2011 21:04:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

gustosissima intervista! un modo bello per fare ed estendere l’augurio perche’ le cose che ci stanno piu’ a cuore vengano esaudite ... ma poi, impariamo ad accettare i doni che ci arrivano, soprattutto quelli non richiesti e totalmente gratuiti, come la compagnia di questa bestiolina (Lina) che ho accanto in questo momento e che sta facendo la sua attenta toilette mentre ascolta il ticchettio dei tasti ... un caro augurio Amici!

 Redazione LaRecherche.it - 22/12/2011 20:56:00 [ leggi altri commenti di Redazione LaRecherche.it » ]

Cara Narda, grazie per il tuo azzeccato intervento. Capiamo bene ciò che chiedi, la tua esigenza, noi pensiamo che tutti insieme, sui vari blog, su vari fronti, qualcosa stiamo facendo, ma di più, sicuramente, possiamo fare. Pensiamo che il buonismo debba trasformarsi in azione, come tu dici, questa intervista vuole essere uno sprone proprio in tal senso.

 Narda Fattori - 22/12/2011 20:24:00 [ leggi altri commenti di Narda Fattori » ]

Carina, didascalica, buonista. Credo che ben conosciamo le risposte e i suggerimenti di Babbo Natale, forse sarebbe ora di passare all’azione, non violenta si intende. Ma occorre farsi sentire, nei luoghi del potere che " se ne frega dei poeti" e li affama.
Scusate la mala serata, ma ogni tanto faccio il pieno di parole giuste e vorrei qualche parolaccia.
Comunque grazie a chi ha avuta la grazia di stendere la lettera e di fare in modo che qualcuno s’indigni.

 Lino - 22/12/2011 19:48:00 [ leggi altri commenti di Lino » ]

Tramite il tuo apprezzato testo, invio i miei più sinceri auguri a tutti gli autori di LaRecherche. Buon Natale e felice anno nuovo.

 Redazione LaRecherche.it - 22/12/2011 19:45:00 [ leggi altri commenti di Redazione LaRecherche.it » ]

Caro Anaclerio, buone feste.

 Carlo Anaclerio - 22/12/2011 19:36:00 [ leggi altri commenti di Carlo Anaclerio » ]

Buone feste a tutti e grazie per il vs. sito...auguri!!

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.