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al testo di Gaudenzio Massi
Eterna mente
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Come granulo di sabbia son punto fermo nell’immenso mentre intorno a me il tutto vaga io son qui è non mi arrendo voglio ancora poter pensare Son cosciente che dovrà finire quel che sento, odo e vedo Mi trasformerò e nulla chiedo vorrei solo essere farfalla per quel tempo che lei vive immenso dentro la sua storia anche se effimera per noi Sarà come seminare un po’ di polvere delle più belle stelle Mentre in cerca di illusioni ci aggrappiamo a questo cielo dove noi siamo l’ascensore dell’enorme grattacielo La materia non si crea e nemmeno si distrugge ed è ormai norma che di colpo o pian piano si trasforma
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Arcangelo Galante
- 01/11/2017 18:10:00
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Comprendo appieno questa poesia, che apprezzo per la saggia leggerezza delle parole, nonché il messaggio, inteso dall’autore trasmettere a chiunque legga.Il corso del tempo si frantuma negli attimi, fatti di rivelazione, di consapevolezza, di incongruenza e, persino, di smascheramento degli inganni della mente e della presunta conoscenza delle cose della vita. Sono gli attimi, in grado di fermare il tempo, oppure sono i brevissimi istanti che danno senso al tempo stesso? Ma chi può garantirlo con certezza che sia proprio così! Eppure, il testo, ci ricorda il valore di un attimo, capace di convogliare lessenza autentica dell’anima la quale, mirandosi negli occhi del percorso fatto, allunisono si fonderà, per assaporare quellistante di congiunzione temporale, che eterno diverrà. E sarà un incontro meravigliosamente significativo, al di là delle parole, delle poesie, della gente, del passato, della vita e della morte. Un cordiale saluto, Gaudenzio.
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