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al testo di Giuliana Campisi
Perch piangi
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Perche' piangi davanti
ad un mucchio di terra,
pensi di vedermi ancora
tra il legno marcio
ed i fiori appassiti?
Io sono con te,
nella sabbia mossa dal vento
mentre attraversi il deserto,
nello stesso vento che la sposta,
sono nell'acqua che berrai
quando troverai la tua oasi.
Sono nel cielo
che guardi ogni giorno
pensandomi,
nel canto degli uccelli
che ti svegliano al mattino,
nel pane che mangi
e nell'alba che ogni giorno aspetti.
Sono il respiro nel tuo respiro
quello che io ti donai per amore
figlia mio
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Alberto Becca
- 03/11/2017 20:37:00
[ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]
la tristezza, il rispetto, il rammarico sono niente in confronto della compassione per chi soffre e con chi sta soffrendo; purtroppo tale cum-patire (patire, soffrire insieme ad altri) è qualità o sentimento assai raro e misconosciuto: nel parlare comune il verbo compatire ha tutt altro utilizzo. Nella società odierna la sofferenza è un qualcosa che da un lato si deve annullare dall altro se ne oscura il significato...
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