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Alla notte

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Alla notte sospirammo

Con volti dispersi,

Perduti ad ammirar

Quei tanti faci

Che dinanzi a noi

Stagliavansi cheti,

Immoti, eterni. 

 

Alla notte sussurrammo

Con fiati tagliati,

Con labbra schiuse,

In occhi che mai

Vedemmo prima d’allora -

E fu vita -

Come un infinito

Canto dai silenti

Toni. 

 

Alla notte ci dichiarammo

Sotto un portico silente,

In guardi da lungi

Ricordati, or presenti

Come anime 

Simbionti

Della notte più feconda,

Della vita più profonda. 

 

 

©Matteo Bona, Anti-Ares, ecista dell'Universo: LULU Editore.

 Arcangelo Galante - 06/11/2017 21:22:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Riflessioni intense che solamente la notte può portare con sé, quando tutto il mondo intorno si perde in un silenzio ovattato ed i pensieri malinconici riaffiorano alla mente, come oscure presenze. Le ripetizioni, presenti in ogni riga, appesantiscono un poco il testo, ma, forse, tutto ciò rappresenta il volere dell’autore al fine di sottolinearne il messaggio, sentimentalmente introspettivo. Nell’insieme, testo comunque bello. Un gentile saluto!

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