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al testo di Amina Narimi
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Dov’è che ti fa male per Natale alla corona delle tue ginocchia, o alle preghiere? Tu lo sai.
Eri certa del fulmine alla vita, se ti sei divisa il petto in lunghe ali. volando via dall’isola con Elba, dai più morbidi rifugi color rame, a cercare luce asciutta e vento forte. La tua dolomia ora è un giuramento, sulle pareti scure, che protegge un albero nell’albero, e in silenzio resistono gli anelli della volta ai ripostigli della neve sopra casa.
Ti sentirò arrivare da lontano, bagnata del celeste di mio padre, portando bende calde, affonderò nel sonno del tuo nome, mia silvana.
Immagine Jeanie Tomanek |
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