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Guardando vecchie fotografie

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Tutto si disfa, tutto se ne va

dopo l'apparizione in questo mondo,

perché è tutto soltanto vanità

( l'"Ecclesiaste" sapeva andare in fondo) .

 

E resta solamente la pietà

per persone scomparse nel profondo

gorgo dal quale non si tornerà

e dice: "Io per sempre le nascondo" .

 

Guardando tante delle vecchie foto

di parenti, d'amici, degli amori

un tempo avuti, si rimette in moto

 

per costoro empatia, che resta fuori

però di ogni rapporto con chi un vuoto

lasciò nei desolati nostri cuori.

 

  

 Rinaldo Rivarola - 18/01/2018 08:22:00 [ leggi altri commenti di Rinaldo Rivarola » ]

Bellissimo sonetto, profonda riflessione del Terracciano sulle immagini, sulla loro patina che non riesce a velare le vanità, sulla pietà che resta e non colma il dolore, sulle emozioni che riemergono dal profondo quando ci si "imbatte" nei nostri album fotografici e nei ricordi associati.
p.s.
Sono arrivato al Terracciano per il tramite di una sua bella e graditissima recensione alle mie composizioni qui pubblicate - cosa di cui naturalmente lo ringrazio - anche lui, mi pare di capire, non riesce a sottrarsi al patto formale stipulato con la metrica, ciò non gli impedisce di tirare di fioretto, se del caso, e ad avvicinare gradevolmente il lettore alle arcane stregonerie del poeta.
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