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al testo di Paola Sestieri
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Hanno bagnato il mare le mie lacrime
Non doveva andare così
Mare consolatore la tua bellezza e le tue onde hanno ingannato i miei pensieri
Con gli stivali nella sabbia ho scritto il suo nome - la mia prima parola come se lei dall'alto potesse vedere e vedermi cercare conchiglie come un tempo facevamo insieme
l'una accanto all'altra rispettando quei confini nel silenzio tra schiamazzi di bambini e castelli ormai in rovina a passo lento i piedi bagnati e insabbiati in un alternarsi di pulito e di fastidio
Non doveva andare così
immaginavo diversamente il finale un egoismo smisurato mi appartiene smisurato come questo mare bagnato dalle mie lacrime infinite
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Daniela Sestieri
- 27/12/2017 10:02:00
[ leggi altri commenti di Daniela Sestieri » ]
Mi ha commosso leggerla, forse non lo nego,anche per la partecipazione personale che mi coinvolge in prima persona. Ma al di là di questo lho trovata molto bella, piena di tanta tristezza ma anche di tanto amore per Lei. La consapevolezza struggente di non poter far più nulla insieme,riportata in risalto e nella sua crudeltà da quelle conchiglie che prima raccoglievi con Mamma e che ora fanno parte dei "ricordi" , dolci, teneri si ma.... ricordi.
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Arcangelo Galante
- 26/12/2017 18:56:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Il mare è un immenso contenitore, nel quale rifluiscono anche tutti i nostri pensieri, le emozioni e, persino, le proprie lacrime. È anche un grande consolatore, nella sua vastità, perché ci permette di vedere al di là dell’orizzonte, cercando risposte, a volte anche vane, a domande, persino le più difficili. V’è tanto rammarico, in questo testo, forse per qualcosa che non è andato come doveva, colpa (?), forse, di quell’egoismo, smisurato, per l’appunto, come il mare. “Non doveva andare così”... ma così è andata e tali intense riflessioni non servono ad altro se non a buttare fuori quel qualcosa che ci ha fatto stare male. Versi che ho trovato davvero belli, nella loro sensibile obiettività. Un caro saluto.
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