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al testo di Giuseppina Iannello
Nostalgia di fragranze e di carezze
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Mi alzo... la saponetta non sa più di fiori, né delle rose, che in particolare, ricordano fragranze d'altri tempi... Privata è l'acqua dei suoi dolci sali e il detergente è un liquido che addensa desiderio d'essenza. Le nove... ed il sole non c'è; non c'è la pioggia; manca la brezza. Non rinuncia il cuore d'assaporar le morbide carezze di correnti marine... Richiami... Desiderio di voci, di fragranze... Salsedine, che avvolgi i miei ricordi... Mare... che manchi... Profumi dell'infanzia... O luoghi salsi... Onde increspate ed iridi di felci... Perduta nel passato, faccio ritorno... “Barcaiolo... Si fermi... La ringrazio.” Sento un odor di menta... Risalgo la scaletta; la mamma c'è che aspetta sulla veranda antica. E, nell'abbraccio, il tempo va a ritroso: la mamma, adesso canta... E la bambina... Giuoca con la barchetta nel bacile; l'aria è gentile... E c'è la saponetta che profuma di rose.
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Ivan Pozzoni
- 29/12/2017 18:34:00
[ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]
Bella! :-)
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Arcangelo Galante
- 27/12/2017 17:49:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Una dolce poesia, dai cui versi traspare tutta la nostalgia provata dall’autrice per le fragranze della propria terra natia, i profumi di un mare e le carezze della madre “che aspetta sulla veranda antica”. Tenero il ricordo di quella bambina che gioca che gioca con la barchetta, tra fragranze di menta e la saponetta che sembra aver ritrovato quell’effluvio di rosa, che rimanda a tempi andati. Leggendo i versi, sembra di immergersi in un quadro, che ben raffigura tutte quelle immagini che la poetessa ha voluto descrivere, in maniera così particolareggiata. Un romantico saluto, sensibile amica. :-)
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